Edizione ‘numero uno’ per Umbria Jazz Spring a Terni, con basi più solide rispetto all’esperienza del 2017 che aveva avuto comunque il merito di riavvicinare UJ, dopo anni, alla conca ternana. E forse sono state gettate le basi per qualcosa di più strutturato e duraturo, almeno secondo il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli.
Altre risorse «Umbria Jazz – spiega Paparelli – rappresenta uno straordinario patrimonio per l’Umbria e per l’Italia. Parliamo del più importante festival italiano di musica jazz e uno dei più famosi in Europa. La Regione, che ne detiene la proprietà del marchio, contribuisce da sempre al finanziamento della manifestazione che, da quest’anno, gode anche del riconoscimento di una legge dello Stato che le attribuisce ulteriori risorse attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo. Ciò a testimonianza del valore che Umbria Jazz ha, e continua ad avere, per le istituzioni locali e nazionali».
«Terni capitale del jass per una settimana» «Un ulteriore fattore da sottolineare – osserva il vice presidente della Regione – è la volontà di questa giunta di restituire pienamente al festival la sua dimensione regionale. Sono orgoglioso, da ternano, che Umbria Jazz sia tornata a Terni, dove peraltro è nata, con una seconda edizione che ha un cartellone di prim’ordine, con oltre cento artisti e tredici band e collaborazioni importanti con il Cantamaggio e Visioninmusica. Dal 27 aprile al 1° maggio prossimi, anche grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carit e gli altri sponsor, saliranno sul palco artisti del calibro di Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Enzo Pietropaoli, Dado Moroni, Fank Off, Oliver Mazzariello, insieme ad artisti internazionali come Steve Wilson, Cory Henry, Yamandu Costa e gli Huntertones. Per quasi una settimana Terni sarà la capitale del jazz italiano».
«Poste le basi per il futuro» «Sono convinto – prosegue Fabio Paparelli – che questo grande evento non potrà che crescere nel tempo, entrando stabilmente in una programmazione annuale del festival e andando così ad arricchire un’offerta già importante che vede protagoniste la città di Orvieto con Umbria Jazz Winter e Perugia con la grande manifestazione estiva. Per garantire a Terni una base stabile nel tempo, abbiamo consegnato alla città anche una legge speciale che individua risorse vincolate sia per la promozione di grandi eventi che per il decoro urbano. Crediamo – conclude – di avere messo le basi per un futuro sempre più positivo, per valorizzare una manifestazione di cui andiamo fieri e che rappresenta una parte importante della promozione dell’Umbria in Italia e al’estero».