Umbria, aerei privati: quante tasse evase

Lo ha scoperto la Guardia di finanza di Pratica di Mare: tra Umbria e Lazio 160 mila gli euro che ci si era ‘dimenticati’ di versare

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Per volare, volavano. Ma proprietari privati e società residenti in Umbria (e nel Lazio) nel 2016 non avevano pagato l’imposta erariale sui propri aerei. E così è cantata in scena la Guardia di finanza di Pratica di Mare.

L'aviosuperficie

L’aviosuperficie di Terni

La verifica L’attività ispettiva ha riguardato oltre 50 aerei privati per un valore di mercato che supera i 27 milioni di euro. L’azione è stata originata, spiegano le ‘fiamme gialle’, «dal monitoraggio delle attività di volo sugli aeroporti minori e le aviosuperfici anche al fine di garantire la cornice di sicurezza in occasione del Giubileo e proseguita attraverso l’identificazione degli aeromobili ed il confronto con i dati forniti dall’Enac e delle banche dati dell’amministrazione. Dall’esame dei dati raccolti sono stati così individuati i soggetti da sottoporre a controllo, con particolare riguardo agli adempimenti circa il pagamento dell’imposta erariale che grava sugli aeromobili privati».

La scoperta Sostanzialmente l’intero ammontare dovuto per i vari anni d’imposta sottoposti a controllo era di oltre 450 mila euro e di questi ben un terzo (oltre 160.000 euro) non era stato versato. La quasi totalità delle somme non corrisposte sono state spontaneamente versate dai soggetti controllati attraverso l’istituto del ravvedimento operoso evitando così sanzioni più gravi.

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