Umbria, crisi rifiuti: ‘Task force’ al lavoro

L’assessore regionale Fernanda Cecchini: «A settembre iniziative di confronto per il raggiungimento degli obiettivi strategici»

Condividi questo articolo su

A circa sei mesi dalla delibera della Giunta regionale che definisce le azioni per l’accelerazione dell’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti in Umbria, l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini, giovedì ha riunito a Perugia la ‘Task force’ tecnica istituita per fornire alla Giunta regionale informazioni puntuali e tempestive sullo stato di attuazione delle misure previste. Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulla riorganizzazione dei servizi di raccolta di rifiuti e sull’impiantistica regionale di trattamento e smaltimento, con la presentazione dei risultati delle attività di monitoraggio svolte dagli uffici regionali e dall’Arpa e degli incontri con i Comuni svolti nel maggio scorso da Arpa per avere un quadro esauriente della situazione.

I traguardi «In questi anni abbiamo fatto molto e abbiamo conseguito risultati importanti, di gran lunga migliori che altrove in termini di raccolta differenziata, ma dobbiamo fare ancora di più e meglio – ha sottolineato l’assessore Cecchini – per raggiungere il traguardo minimo del 60% che abbiamo posto per il 2016 in tutti i Comuni, con l’obbligo di adottare ovunque il metodo di raccolta ‘porta a porta’ e salire al 65% nel 2017 e a superare il 72 per cento nell’anno successivo». L’obiettivo strategico «che ci siamo dati è quello di giungere al superamento del conferimento in discarica, abbattendo anche la quantità di rifiuti prodotti. Presupposto indispensabile per scongiurare definitivamente la realizzazione in Umbria di un termovalorizzatore, come previsto dall’articolo 35 dello Sblocca Italia, e al quale la Regione si è opposta sulla base dei dati certificati della produzione dei rifiuti e degli obiettivi del Piano regionale, prevedendo anche intese interregionali per lo smaltimento».

Le sanzioni Nella delibera di gennaio «è previsto che la Regione eserciti i poteri sostitutivi per i Comuni inadempienti che non riorganizzino i servizi di raccolta in modo da effettuare o completare la riorganizzazione dei servizi di raccolta domiciliare dei rifiuti. È un passaggio che dobbiamo e vogliamo scongiurare anche perché i nostri Comuni sono da sempre ‘sani’ e collaborativi. E, se è vero che sono previste sanzioni per chi non raggiunge il 65% della raccolta differenziata, a sostegno dei Comuni abbiamo destinato risorse e collaborazione». Se la situazione per quanto riguarda raccolta e trattamento dei rifiuti «è diversificata e non ancora soddisfacente, dal punto di vista del governo del sistema il panorama attuale – ha rilevato, inoltre, l’assessore – si va normalizzando. In particolare, per quanto riguarda la ‘governance’ sui rifiuti, si è insediata l’Auri cui spetta di predisporre il piano di ambito regionale e si sta andando nella direzione auspicata, verso la semplificazione e il superamento della frammentazione esistente, la parte più fragile del sistema, passando da una quindicina di società di gestione dei rifiuti a quattro, una per ogni ambito. È perciò il momento di dare forza e gambe a tutte le azioni che abbiamo definito, strategiche per il futuro delle nostre scelte».

‘Tariffa puntuale’ Nel corso della riunione della ‘Task force’, il direttore regionale all’ambiente, Ciro Becchetti, e il dirigente del servizio qualità dell’ambiente e rifiuti, Andrea Monsignori, hanno illustrato le attività degli uffici regionali propedeutiche all’introduzione della ‘tariffa puntuale’ per la quale si prevede un contributo regionale a favore di quei Comuni che hanno raggiunto l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata. A settembre è prevista inoltre la pubblicazione di un bando per selezionare i Comuni che potranno beneficiare di un contribuito per l’attivazione di centri di riuso. «A settembre – ha concluso Fernanda Cecchini -, sui risultati di questa attività della ‘task force’, organizzeremo iniziative di confronto con istituzioni, amministrazioni locali, le associazioni più vocate per queste tematiche affinché ognuno possa dare il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi strategici».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli