Umbria, ex Novelli: incontro-flop al Mise

Parti distanti e nuovo rinvio dopo l’atteso faccia a faccia di lunedì. I sindacati: «Tagli irricevibili». Al ministero è muro contro muro

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Parti distanti e nulla di fatto nell’atteso incontro di lunedì pomeriggio al Mise, che ha messo di fronte la proprietà dell’ex Gruppo Novelli – oggi Alimentitaliani – e i sindacati nazionali e locali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil in rappresentanza di tutti i siti del gruppo. La tensione resta alta.

EX NOVELLI, SPUNTA ISTANZA DI FALLIMENTO

Muro contro muro L’azienda ha ribadito come intenda procedere ad un taglio netto del costo del lavoro, stimato i 5,7 milioni di euro. Sull’altro fronte i sindacati, sempre più preoccupati – al pari dei lavoratori – e che hanno ribadito come il presunto ‘risanamento’ non possa gravare interamente sulle spalle del personale. Soprattutto in assenza di investimenti certi.

Nodo-Muggiò A preoccupare è anche la situazione del sito di panificazione di Muggiò (Monza Brianza) su cui la proprietà non ha fornito alcuna garanzia: se ne riparlerà il 14 marzo quando l’azienda incontrerà la curatela e le organizzazioni sindacali lombarde.

Nulla di fatto In sede ministeriale dalle sigle è giunto un appello, diretto tanto alla proprietà quanto alle istituzioni, perché venga ridimensionata l’entità dei tagli ritenuti necessari dai vertici di Alimentitaliani. Oltre ciò, però, non si è andati. Tanto che le parti torneranno a vedersi, ma non si sa ancora quando, con i sindacati che minacciano: «Se l’azienda non dovesse recedere dalle proprie posizioni, sapremo far sentire la nostra voce per difendere i diritti dei lavoratori».

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