Umbria, alta tensione all’ex Gruppo Novelli

Dai tagli al costo del lavoro allo spettro-concordato: i sindacati parlano di «clima pesante» e fissano per martedì l’assemblea generale

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Un’assemblea generale unitaria di tutti i lavoratori dei siti umbri dell’ex Gruppo Novelli – Alimentitaliani Srl e Fattorie Novelli – con i coordinatori nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, per fare il punto sulla situazione e le prospettive per i lavoratori, tutt’altro che rosee a giudicare da quanto emerso negli ultimi incontri al Mise. L’incontro si terrà il 28 febbraio alle ore 17 all’hotel Garden e servirà anche a decidere eventuali azioni di protesta, alla luce dello stato di agitazione già in essere.

Alta tensione «L’iniziativa – spiegano le segreterie umbre dei tre sindacati – si è resa necessaria in quanto la preoccupazione delle organizzazioni sindacali territoriali e dei lavoratori è ormai altissima, dopo aver appreso che dalla nuova proprietà che ad oggi non c’è un chiaro piano industriale e che il rilancio della stessa secondo loro passa solo ed esclusivamente sul taglio dei salari, dei diritti e della dignità dei lavoratori».

«Clima pesante in azienda» Proposte – quelle relative ad un taglio di 5,7 milioni di euro sui costi del lavoro da attuare entro marzo e su cui ‘aleggia’ la prospettiva di un nuovo concordato – che Fai, Flai e Uila rispediscono al mittente: «Registriamo anche un clima pesante e comportamento ingiustificato nei confronti dei dipendenti stessi che, responsabilmente, in tutti questi anni di crisi hanno garantito la continuità aziendale sulla base della quale è avvenuta l’operazione di acquisizione della nuova proprietà».

Spettro-concordato Per i sindacati sono «ingiustificate e incomprensibili l’operatività e la gestione attuale dell’organizzazione del lavoro che sta avvenendo negli uffici amministrativi e nei siti produttivi. Nelle prossime ore sarà consegnata probabilmente domanda di ‘concordato’ della quale non si evincono ancora le modalità e la natura dello stesso, ricordando che i dipendenti devono percepire ancora stipendio di gennaio 2017».

All’attacco A rimarcare gli ‘effetti nefasti’ del passaggio di mano della ex Novelli sono i parlamentari umbri e i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Terni, Spoleto e Amelia: «Alle amministrazioni territoriali – scrivono – chiediamo un atto di responsabilità. Abbiamo già interrogato il Mise per sapere che cosa è stato valutato durante gli incontri svolti durante le fasi di cessione del gruppo Novelli, ed ora lo facciamo a ciascuna delle singole amministrazioni che hanno avallato quel passaggio di proprietà. La Regione Umbria e i sindaci di Terni, Spoleto e Amelia devono dirci quali documenti, quali dati e quali prospettive hanno valutato durante quelle fasi, e i motivi che li hanno indotti a dichiarare l’offerta di passaggio dell’ormai ex-gruppo Novelli come ‘accoglibile a garanzia del futuro di 500 famiglie’». In vista, interrogazioni congiunte del M5S nelle assemblee dei tre comuni e in consiglio regionale.

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