Umbria, ex Novelli: «Sollecitato il Mise»

In Regione si è discusso degli ultimi sviluppi. Paparelli risponde a Squarta: «Monitoraggio costante dopo il fallimento di Alimentitaliani»

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«La Regione svolgerà un’opera attenta perché si creino le migliori condizioni affinché la cessione dell’azienda avvenga in un quadro che garantisca nel migliore modo possibile la continuità produttiva e l’occupazione, sollecitando in primis il ministero. L’ho fatto in queste ore, per riconvocare il tavolo nazionale e garantire il monitoraggio costante nell’evoluzione da qui a dicembre, dopo la dichiarazione di fallimento di Alimentitaliani». La partita è quella legata all’ex Novelli e a parlare è il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, chiamato in causa sullo spinoso argomento dal consigliere regionale Marco Squarta (FdI).

EX NOVELLI, SCATTA IL SEQUESTRO PER LE ‘AGRICOLE

Question time L’occasione per parlarne c’è stata mercoledì con la seduta dell’assemblea legislativa regionale. Squarta, in sostanza, ha chiesto a Paparelli lumi sulle prossime mosse della Regione «affinché il 22 dicembre 2018, termine della procedura fallimentare della Alimentitaliani, non segni la fine di una realtà produttiva che conta oggi circa 500 dipendenti e che metterebbe in ginocchio un territorio che già oggi ricade nell’area di crisi complessa». Con invito a farsi sentire dal Mise.

LA LETTERA CONSEGNATA A CARLO CALENDA DA ALCUNI LAVORATORI

Saverio Greco

Gli sviluppi Paparelli ha in primis riassunto tutte le ‘puntate’ precedenti e quindi è passato ai fatti recenti: «Il 22 dicembre 2017 il tribunale di Castrovillari ha dichiarato inammissibile la proposta di concordato preventivo depositata da Alimentitaliani, nominando i curatori a della procedura fallimentare e autorizzando nel contempo la prosecuzione fino al 22 dicembre 2018. I curatori, con i quali la Regione è in contatto, ad oggi stanno da una parte garantendo l’operatività del gruppo e dall’altra raccogliendo richieste informazioni – alcune delle quali potrebbero tramutarsi in manifestazioni d’interesse da parte di imprese – ed è di tutta evidenza che la gestione della procedura è nelle mani della curatela, sulla base delle procedure previste dal diritto fallimentare. La Regione – ha concluso – farà gli interessi dei siti produttivi presenti sul territorio per valorizzarli e garantire sia l’occupazione che lo sviluppo degli stessi».

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