Umbria, fondi periferie Gentiloni firma l’intesa

Giovedì mattina a Perugia il primo ministro ha siglato le convenzioni con i sindaci di Perugia e Terni. In ballo circa 30 milioni di euro

Condividi questo articolo su

Gentiloni a Fontivegge

Un percorso iniziato nel maggio del 2016 – con il bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza ‘delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta’ – e che giovedì mattina, alla stazione ferroviaria di Fontivegge a Perugia, si è concluso con la firma, alla presenza del primo ministro Paolo Gentiloni, delle convenzioni relative al capoluogo di regione ed a Terni.

FIRMA PER LE PERIFERIE, POLITICI ENTUSIASTI

Presenti i sindaci Andrea Romizi e Leopoldo Di Girolamo, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti, e l’assessore comunale di Perugia, Michele Fioroni.

LA ‘VISITA’, LE PAROLE DI GENTILONI E LA FIRMA, VIDEO

PARLANO ROMIZI E DI GIROLAMO – VIDEO

I fondi I progetti presentati, relativi alle periferie, prevedono interventi per circa 16 milioni di euro a Perugia e poco meno di 14 milioni di euro a Terni. Così il sindaco Di Girolamo: «La convenzione non rappresenta solo un progetto urbanistico, ma è un asset strategico per il rilancio della città di Terni». Parole a cui hanno fatto eco quelle di Romizi, riferite alla situazione di Perugia: «Fontivegge era il centro della città ma quando questa ha rallentato il suo sviluppo, il quartiere si è fermato. Più che il vuoto delle case, pesa il vuoto di idee. Noi vogliamo riempire di contenuti questi luoghi e inseriremo nel cuore del disagio urbano il talento come forma di competenza».

Paolo Gentiloni

LA CLASSIFICAIL PROGETTO TERNANO

PERUGIA E TERNI, ECCO GLI INTERVENTI

Il premier Durante il suo intervento, Paolo Gentiloni ha sottolineato come «l’inclusione sociale, la prevenzione dell’esclusione e il contrasto alla solitudine sono la base del nostro lavoro. Questo bando, che riguarda 120 città in Italia, va proprio in questa direzione. La distanza fisica dai centri urbani non deve essere un limite allo sviluppo. Anzi, in alcuni territori possiamo far emergere le eccellenze e in alcuni casi ci siamo già riusciti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli