di P.C.
Il 4, più probabilmente il 7, sicuramente entro il 13 dicembre. Altro che Bianco Natale, saranno gialle le festività dell’Umbria e di gran parte (forse addirittura tutte) le regioni italiane. Il confronto col governo è serratissimo in questi giorni e a Roma si prenderanno tutto il tempo possibile per valutare ogni soluzione per non reprimere la voglia di festa dei cittadini e – soprattutto – la necessità di commercianti di vedere qualche guadagno in un periodo che (soprattutto nella nostra regione) è storicamente fra i più redditizi in particolare per i turisti da fuori regione e da fuori nazione. Due i nodi, quindi, per le sorti del turismo umbro: la libertà di spostamento interregionale e le aperture di negozi e centri commerciali.
Tutti gialli?
Sul primo punto, potrebbe arrivare una bella notizia dalla indiscrezione che, almeno nei giorni più a ridosso delle feste, tutte le regioni italiane potrebbero essere considerate gialle, quindi con libertà di spostamento. È una delle ipotesi sul campo, in merito alla quale, però, il governo richiede massima collaborazione nei controlli e rigore su tutti gli altri elementi. Per le riaperture delle scuole, ad esempio, se ne riparla il 7. In Umbria i risultati delle restrizioni (alcune delle quali decise autonomamente dalla giunta Tesei) cominciano a vedersi. Ma per i movimenti interregionali serve che anche le altre regioni diventino di questo colore.
VERSO UN NATALE ‘BLINDATO’ FRA MISURE E COPRIFUOCO
Domenica negozi aperti?
Il giorno di San Nicola – 6 dicembre – è storicamente il primo in cui si entra nelle atmosfere natalizie. Non a caso, in questa settimana, le principali città umbre hanno acceso le luminarie. Ma quello è anche l’ultimo giorno in cui è in vigore l’ordinanza Tesei, che ha chiuso i centri commerciali e i negozi la domenica. A quanto trapela, la governatrice, però, starebbe pensando a fare un piccolo regalo di Natale ai suoi cittadini, anticipando la revoca delle misure e regalando quindi agli umbri, proprio per domenica 6, il primo shopping prenatalizio. Data simbolica anche per altri motivi: in quei giorni si accendono gli alberi. Per quello di Gubbio appuntamento lunedì 7.
Com’è la situazione adesso
Attualmente in Umbria, in virtù del Dpcm (scadenza 3 dicembre) e dell’ordinanza (scadenza 6) è vietato uscire dal proprio comune e dalla regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, sempre da indicare sul modulo di autocertificazione. Dalle 5 alle 22 vige però il coprifuoco: non ci si può spostare nemmeno all’interno del comune se non per comprovati motivi da autocertificare. I negozi al dettaglio restano aperti, ma bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi, con consegna e asporto fino alle 22. Chiusi teatri, mostre e musei, sale bingo, centri scommesse e slot machine. Aperti invece edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie e officine di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali.