«Non cerchiamo tavoli di concertazione, ma accordi con effetti immediati per le persone che rappresentiamo»: questa la premessa che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno posto subito in apertura dell’incontro che si è tenuto lunedì in Regione, con la presidente Catiuscia Marini e l’assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli.
I quattro punti I tre segretari generali dei sindacati umbri – Vincenzo Sgalla (Cgil), Ulderico Sbarra (Cisl) e Claudio Bendini (Uil) – hanno avanzato le proposte e le richieste delle tre organizzazioni, già esplicitate nell’iniziativa unitaria dello scorso 27 novembre al centro congressi Capitini di Perugia, e sintetizzabili in quattro punti fondamentali: accordo quadro sugli obiettivi strategici dell’Umbria in materia di lavoro, politiche e interventi per la sicurezza sul lavoro, contrasto all’illegalità e alle infiltrazioni della criminalità organizzata a partire dal sistema degli appalti, strumenti per il sostegno al reddito in particolare per gli over 50 che perdono il lavoro e incentivazione del turnover occupazionale.
Le risposte «A fronte delle nostre richieste – spiegano i tre segretari sindacali – la presidente Marini e l’assessore Paparelli hanno dimostrato attenzione e assicurato disponibilità ad ulteriori approfondimenti. Nel dettaglio c’è stata una prima apertura rispetto alla richiesta di un accordo quadro sulle politiche per il lavoro e l’occupazione. In materia di sicurezza sul lavoro la presidente ha convenuto sulla necessità di fare prima di tutto una verifica puntuale sulla strumentazione già in essere, per procedere poi ad un approfondimento con la giunta regionale sui possibili strumenti aggiuntivi e innovativi, in linea con la gravità assoluta della situazione».
Sicurezza sul lavoro Per quanto riguarda la questione legalità i sindacati hanno incassato «la disponibilità ad attivare una vera e propria task force, non tanto con l’obiettivo del controllo che spetta agli organismi preposti – spiegano Sgalla, Sbarra e Bendini – ma con finalità di tipo culturale e informativo, attivando anche collaborazioni con associazioni e soggetti terzi, ad esempio Libera, per promuovere una cultura della legalità a partire dai luoghi di lavoro». Infine sugli interventi per il sostegno al reddito e il turnover occupazionale, la presidente e l’assessore «si sono riservati innanzitutto una valutazione sulla strumentazione disponibile, anche in coerenza con la legislazione di livello nazionale».
«Incontro interlocutorio» «Si è trattato certamente di un primo incontro interlocutorio – affermano i segretari umbri di Cgil, Cisl e Uil – che ci ha consentito comunque di porre questioni centrali per il mondo del lavoro umbro. Da domani continueremo con le assemblee, gli incontri con le associazioni datoriali, con i partiti politici e con la società civile per creare le condizioni per un intervento immediato per lo sviluppo e la crescita occupazionale in Umbria».