Umbria, ‘In arte Nino’ in tv il 25 settembre

Il film sulla storia di Nino Manfredi, diretto dal figlio Luca è stato girato anche a Terni, Narni, Amelia, Carsulae e ad Avigliano Umbro

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Sul set a Terni

Lunedì 25 settembre in prima serata su Rai 1 andrà in onda ‘In arte Nino’, il film tv girato anche in Umbria, tra Terni, Narni, Amelia, Carsulae e ad Avigliano Umbro e diretto da Luca Manfredi, vede nel cast Elio Germano, Miriam Leone, Massimo Wertmuller e Giorgio Tirabassi.

SUL SET DEL FILM – IL VIDEO

Manfredi sul set

Il film tv voluto e diretto dal figlio Luca, presenterà un ritratto inedito di Nino Manfredi: dal 1943, quando sopravvissuto all’esperienza del sanatorio intraprende gli studi all’Accademia d’arte drammatica, fino alla soglia del successo, nel 1958, con la partecipazione a ‘Canzonissima’.

ALCUNE SCENE GIRATE IN AST – LE FOTO

Sul set di ‘In arte Nino’

Durante l’anteprima del film si è svolta venerdì nella Casa del cinema di Roma, il vicepresidente della giunta regionale dell’Umbria ed assessore al turismo Fabio Paparelli, ha sottolineato che «l’industria del cinema ricopre un ruolo primario nell’apprezzamento dell’identità culturale, artistica e storica dell’Umbria, nonché nella valorizzazione della bellezza paesaggistica della nostra regione. Ringrazio Luca Manfredi e tutta la produzione del film per aver portato in Umbria questo bel progetto che si avvale di un cast importante e per aver legato all’Umbria la figura straordinaria di suo padre». Con questa produzione l’Umbria «torna protagonista nel panorama nazionale. L’attenzione verso le potenzialità che l’Umbria sa esprimere è molto forte e la Film Commission regionale, recentemente costituita, darà un rinnovato impulso a questo settore. L’Umbria è infatti ricca di località di grande valenza artistica e dal fascino autentico. Il cinema per noi significa promozione turistica, ma anche un pezzo di quella economia che può contribuire alla ripresa della nostra Umbria».

Luca Manfredi con Fabio Paparelli

La storia di un ragazzo «In questo film – ha detto il regista Luca Manfredi – ho voluto raccontare un periodo importante della vita e della formazione di mio padre, quegli anni giovanili che lo hanno portato a scoprire la sua grande vocazione artistica. Un periodo, che va dal 1939 al 1959, in cui sono emerse le sue qualità ed il suo talento. Anni di sacrifici e delusioni che non hanno mai minato la sua passione. Non si tratta di un film celebrativo su Manfredi, piuttosto si tratta della storia di un ragazzo che venendo dalla Ciociaria ha saputo, anche grazie alla sua caparbietà, raggiungere il successo». L’attore Elio Germano ha, invece, sottolineato che «abbiamo ritenuto importante raccontare le tappe che hanno portato alla nascita di un grande artista partendo dal suo approccio alla vita, sempre sostenuto da una immancabile ironia e da uno sguardo sognante. Un approccio che gli ha consentito di sconfiggere la morte, la malattia e la guerra con ‘leggerezza’. Una specificità che ha mantenuto per tutta sua esistenza».

Il regista Luca Manfredi

L’Ast Le riprese, nel giugno del 2016, hanno interessato anche Acciai Speciali Terni: tanto che la produzione scelse la storica Biblioteca per girare alcune scene della fiction, in particolare quelle ambientate all’Università. «Ci sarà quindi anche un po’ di Ast in questa prima serata Rai – si legge in una nota dell’azienda – che racconterà la vita di uno dei più grandi attori del cinema italiano. Acciai Speciali Terni è orgogliosa di aver ospitato le riprese e di aver contribuito con le proprie strutture ad onorare il ricordo del grande Nino Manfredi».

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