di Filippo Ciavaglia
segretario generale della Cgil di Perugia
Le vertenze non vanno in ferie e in provincia di Perugia sono centinaia le lavoratrici e i lavoratori che vedono a rischio il proprio futuro occupazionale.
Nel mese di agosto arrivano a degli snodi decisivi diverse vertenze importanti, come quella della Maran, dove è aperta una procedura di licenziamento per 150 lavoratori, o della ex Novelli, dove solo a Spoleto sono in ballo almeno 100 posti di lavoro, o ancora della Tagina di Gualdo Tadino, dove è scaduta la cassa integrazione e continuano i sacrifici delle maestranze. Senza dimenticare l’annosa vicenda della Jp Industries (ex Merloni) nella fascia appenninica, dove al rientro dalla ferie ci sarà da fare i conti con gli ammortizzatori sociali.
Solo queste vertenze rischiano di avere un impatto occupazionale devastante se non si trovano, nelle prossime settimane, soluzioni e risposte concrete per le lavoratrici e i lavoratori. Da parte nostra l’impegno è costante ai tavoli delle trattative così come nella contrattazione aziendale, come dimostrano gli importanti risultati conseguiti su questo versante nell’ultimo periodo. Dopo la dolorosa vertenza della Perugina segniamo un punto di avanzamento importante sul fronte delle retribuzioni e dei diritti, che può essere anche un viatico per rilanciare la fabbrica si San Sisto da un punto di vista occupazionale.
Anche il nostro congresso è un’occasione per dare voce al lavoro sul nostro territorio e non a caso sono già in programma per i prossimi mesi iniziative pubbliche per riaccendere i riflettori sulle tante emergenze e potenzialità che la nostra provincia esprime, dalle aree terremotate alla fascia appenninica, passando naturalmente per il capoluogo, dal cui necessario rilancio dipende buona parte della possibilità di sviluppo dell’intera Umbria.