Umbria, nuove scuole: arrivano altri 6 milioni

Ripartizione di fondi dal governo attraverso il sottosegretario Maria Elena Boschi. Bartolini: «A breve i criteri per la selezione dei progetti»

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Ulteriori 6 milioni e 590mila euro per la realizzazione di nuovi edifici scolastici innovativi dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale ed antisismica, caratterizzati dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.

Fondi dal governo A dare la notizia è l’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, al termine della riunione della conferenza Stato-Regioni che si è svolta nel pomeriggio di giovedì a Roma: «La Conferenza – ha affermato Bartolini – ha approvato il riparto tra le dieci regioni italiane che avevano manifestato la propria disponibilità e presentato richieste per accedere al fondo di 100 milioni messo a disposizione dall’Inail. Questi finanziamenti saranno restituiti dalle Regioni assegnatarie nei prossimi trenta anni. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per l’adeguamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico della nostra Regione».

«Valuteremo i progetti» «Nelle prossime settimane sarà convocato il Tavolo regionale che dovrà discutere in merito ai criteri di selezione dei progetti che potranno essere ammessi a finanziamento e che dovranno essere presentati dagli enti locali, Comuni e Province. Il decreto che sta predisponendo il governo, attraverso il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, contiene già molti elementi che dovranno essere considerati. Le risorse infatti dovranno servire per la costruzione di nuove scuole dell’ampiezza del bacino territoriale di riferimento, della possibilità di riduzione della dispersione scolastica, del livello di innovazione didattica che si vuole promuovere nella nuova scuola, anche attraverso la sperimentazione di nuovi ambienti e modelli di apprendimento, e la progettazione da affidare prioritariamente attraverso concorsi di architettura. Gli ulteriori criteri di selezione – ha concluso Bartolini – saranno definiti a livello regionale sulla base delle specificità territoriali».

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