Umbria: «Ora il ‘reddito per il lavoro’»

Il presidente della Regione Paparelli annuncia la nuova misura che va ad integrare il reddito di cittadinanza

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Una nuova misura di contrasto all’esclusione sociale, complementare al reddito di cittadinanza. È quella che la Regione Umbria intende mettere in campo, come anticipato lunedì mattina nel corso di un incontro a Villa Umbra, dal presidente della giunta Fabio Paparelli. Si chiamerà ‘Reddito per il lavoro’: «È finanziabile con le risorse della cassa integrazione in deroga non spese e che lo Stato ci deve restituire ed è rivolta ai giovani che, avendo concluso il loro ciclo formativo, non hanno ancora trovato lavoro e hanno un Isee tra 6 e 12 mila euro anno. Un reddito di inclusione accompagnato da un’esperienza lavorativa, formativa sul campo e da un incentivo alle aziende ad assumere».

Prospettive importanti

«Il piano regionale per la lotta alla povertà – ha sottolineato Paparelli – nasce dal sistema regionale di contrasto alla povertà strutturato, con una governance originale ormai stabile che coinvolge istituzioni, associazioni del volontariato, terzo settore. Le azioni previste si integrano con quanto già attivato dalla Regione Umbria per promuovere interventi di inclusione sociale e lotta alla povertà, per sostenere l’inclusione attiva, l’occupazione e le pari opportunità tra i cittadini, che ha visto lo stanziamento nel settennato 2014-2020 di oltre 55 milioni di euro di fondi comunitari Fse e regionali. Per il prossimo settennato 2021-2027, l’Europa mette finalmente al primo posto la persona e il pilastro sociale».

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