Giù il prelievo fiscale locale in Umbria, seppur con la percentuale più bassa d’Italia. Questo il risultato di un’elaborazione de Il Sole 24 Ore su dati messi a disposizione dalla Banca d’Italia: dal 2015 al 2016 si è registrata una diminuzione del 7.6%, con passaggio da 1689 a 1560 euro. Il calcolo è stato effettuato attraverso un’applicazione simulata dei principali tributi sulle famiglie residenti nei Comuni capoluogo di provincia. Per quel che concerne la differenza rispetto alla media nazionale, l’Umbria è una delle dieci regioni (-7.3%) con il segno meno. Agli estremi della classifica ci sono Campania (2131 euro) e Valle d’Aosta (1160).

Il nucleo standard preso in considerazione per il calcolo è composto da due adulti lavoratori dipendenti e due figli minorenni, con residenza in una casa di proprietà di 100 metri quadri (valore scaturito da un’indagine di Banca d’Italia). La media nazionale del prelievo fiscale locale è passata da 1983 a 1683, con una diminuzione del 15.1%: per l’Umbria c’è la percentuale più bassa in questo caso, con Calabria e Sicilia a rappresentare le altre due regioni con un segno meno inferiore al 10% (record per la Liguria con un -22.3% rispetto al 2015).
Il confronto Rispetto alla media nazionale l’Umbria si colloca in una buona posizione: le tasse umbre sono più basse del 7.3%, con record negativo della Campania con un +26.6% e positivo della Valle d’Aosta (-31.1%). La stima del prelievo sulla famiglia standard è stata effettuata tenendo conto delle aliquote (ed eventuali agevolazioni) applicate ogni anno sul territorio: in alcuni regioni il prelievo è inferiore a causa delle addizionali più basse che gravano sul reddito
L’erosione Ma quanto vanno ad incidere le tasse regionali, provinciali e comunali sul reddito familiare? Anche in questa circostanza si registra una diminuzione in tutte le regioni, con l’Umbria che passa dal 3.8% del 2015 al 3.5% del 2016 (il dato medio nazionale è del 3.8%). E giocoforza il record positivo è ancora della Valle d’Aosta (2.6%). Per effettuare il calcolo è stato ipotizzato un reddito imponibile di 24 mila 632 euro per un coniuge e 19 mila 448 euro per l’altro.
La Tasi Differenze notevoli anche in riferimento allo stop della Tasi. In Umbria infatti – viene specificato – «il prelievo complessivo sul nucleo familiare residente è calato del 7,6%, ed è stato determinato in particolare dalla ‘fine’ dell’imposta immobiliare, anche se meno intensamente rispetto alle regioni di confronto, cioè quelle a statuto ordinario».