«L’Umbria ha superato l’emergenza sanitaria di Fase 3 della Pandemia ed è una tra le prime regioni italiane a poter guardare alla bella stagione sicuramente con la guardia alta, ma con un certo ottimismo», così martedì mattina la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei è intervenuta in consiglio regionale. «Una stagione per noi fondamentale; se sapremo riavviare la macchina turistica, come avvenuto lo scorso anno, anche il 2021 sarà sicuramente da record. La fiducia tornerà a salire e con essa i consumi che costituiranno una leva sugli investimenti anche delle imprese di tutti i settori. Dovremo sicuramente essere bravi a coniugare questa ripresa dell’economia e della vita sociale con due condizioni: il rigido rispetto dei protocolli di sicurezza da parete di tutti e una campagna vaccinale incessante. Se i vaccini come credo arriveranno in dosi sempre maggiori noi dobbiamo dimostrare di poter chiudere l’intera campagna vaccinale entro agosto 2021 cosi da avere una fase 4 depotenziata».
PNRR UMBRIA, ECCO I 45 PROGETTI
Il Pnrr
«Nell’ambito di queste due linee di azione – ha aggiunto – credo fortemente che ai nostri cittadini e alle nostre imprese vada data fiducia, poche regole chiare e caratterizzate da controlli assidui e non assurde e incomprensibili costrizioni come il coprifuoco delle 22 che non agevola la ripresa economica di settori chiusi per tanto tempo. Nel ritorno a questa nuova normalità post-Covid un ruolo determinante per la ripartenza economica e sociale lo avrà anche il Pnrr Italia 2021-2026 con le sue declinazioni territoriali anche per la nostra regione. Siamo assolutamente tutti convinti che questo strumento può diventare efficace e concreto se accompagnato dalle riforme strutturali ormai indispensabili per il nostro Paese. In questo senso è voluto andare il contributo del nostro Pnrr Umbria. Dall’interlocuzione avuta con il Governo circa 20 giorni fa attualmente è chiara la prospettiva ribadita ieri dal presidente Draghi alla camera su quelle che sono le competenze e i ruoli delle regioni che non avranno quota diretta dei fondi e non hanno avuto ruolo programmatorio nella relazione, ma sicuramente avranno un ruolo attuativo». La presidente ha evidenziato che «la cifra richiesta per l’attuazione di questi 45 progetti è importante, parliamo di 3,1 miliardi. Un piano ambizioso che potrà trovare la realizzazione e la guida attraverso un’azione che chiamo di compartecipazione e di squadra. Il prossimo passo sarà quello di studiare il Pnr nazionale nella sua definitiva stesura e la partecipazione immediata ai bandi presenti. Abbiamo lavorato tutti molto, abbiamo cercato di mettere insieme un documento che ha delle linee ben precise di come pensiamo l’Umbria del futuro e come poter invertire questa drammatica rotta».