Umbria, ufficiale: da lunedì a scuola. Al 50% fino al 13 febbraio

Ordinanza della Tesei. Ancora fermi lo sport dilettantistico e le attività di associazioni e circoli

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È stato ufficializzato da un’ordinanza firmata venerdì pomeriggio dalla presidente della Regione, Donatelli Tesei, l’annunciato ritorno sui banchi, dalla giornata di lunedì, per gli studenti delle scuole superiori umbre. Le lezioni in presenza si svolgeranno – almeno fino al 13 febbraio – per il 50% della didattica, la quota restante continuerà a distanza. Nello stesso atto, anche in base al parere del Comitato tecnico scientifico nazionale e regionale, oltre che dei dati epidemiologici e nel rispetto del principio di massima precauzione, vengono stabilite delle prescrizioni anche per altri settori, come quello delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche.

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LEGGI L’ORDINANZA DELLA PRESIDENTE TESEI DEL 22 GENNAIO 2021 (.PDF)ALLEGATO (.PDF)

La situazione attuale in Umbria a livello scolastico

Per chi vale la regola del 50%

Per quanto riguarda la scuola le disposizioni regionali contenute nell’ordinanza – che si aggiungono a quelle già previste nel quadro nazionale -, si applicano anche agli studenti iscritti per l’anno formativo 2020/2021 ai corsi di istruzione e formazione professionale presso le agenzie formative e gli istituti professionali statali in regime di sussidiarietà. Sempre fino al 13 febbraio le attività in presenza degli organismi e soggetti privati, diversi dalle scuole paritarie e non paritarie, che svolgono corsi nelle materie presenti negli ordinamenti scolastici di competenza del ministero della pubblica istruzione sono consentite in presenza per numero massimo del 50% dei partecipanti ad ogni singolo corso e nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione e del distanziamento interpersonale.

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Sì solo alle attività ludiche per bambini

Rimangono sospese fino al 13 febbraio tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati anche i giochi da tavolo, delle carte, biliardo e bocce, effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati. È invece consentito l’accesso di bambini e ragazzi al luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative anche non formali, al chiuso o all’aria aperta con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento delle politiche della famiglia. Permesse anche le attività affidate e regolate da formali atti amministrativi adottati da aziende sanitarie, enti pubblici, zone sociali, fondazioni, aziende di servizi alla persona, altri soggetti pubblici, afferenti alla sfera dei servizi socio sanitari, della protezione civile, dei servizi alla persona, dei servizi scolastici-educativi. È infine consentita la realizzazione di attività corsistiche in presenza, esclusivamente in forma individuale, relativamente a titolo esemplificativo e non esaustivo gli ambiti delle arti musicali, figurative, teatrali, danza, oltre che le attività inerenti le lingue straniere nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione e del distanziamento interpersonale.

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Ancora stop per lo sport di squadra e di contatto

Fino al 13 febbraio sospese anche tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche. È sospeso per lo stesso periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi. Infine per il commercio la Regione si conforma alle disposizioni nazionali, ma ricorda il rispetto delle regole di accesso, distanziamento, pulizia e igiene presenti anche nell’allegato dell’ordinanza.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

 

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