Umbria, una manovra da 37 milioni per salvare le imprese

Presentata dalla governatrice Tesei e dall’assessore Fioroni una cura ‘shock’ per rilanciare l’economia ai tempi del Covid

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La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e l’assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni hanno presentato la prossima manovra economica a sostegno delle imprese umbre. Un piano da 37 milioni di euro. Ma in totale saranno 108 i milioni stanziati fino ai primi del 2021.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

«Alziamo l’asticella»

«In un periodo difficile non ci tiriamo indietro e sosteniamo le imprese umbre liberando risorse – ha detto la presidente Tesei – l’economia è un tema delicato e il percorso è ben avviato». Le ha fatto eco l’assessore Fioroni: «Rispetto alle precedenti misure, abbiamo deciso di alzare l’asticella e di predisporre misure più sfidanti per le imprese della nostra regione valorizzando la ricerca e l’innovazione e aumentando la dotazione finanziaria a supporto. Abbiamo introdotto elementi di novità rispetto al passato come nel bando Ricerca e Sviluppo una maggiore premialità per le imprese che dimostrino un know how di un certo livello e di avere realizzato progetti di rilievo in passato».

Oltre 16 milioni erogati dal bando Re-Start

È stato comunicato l’andamento del bando Re-Start che attualmente conta un totale di fondi erogati ed in corso di erogazione per 16.050.173 euro e che verrà rifinanziato per ulteriori 10 milioni di euro. mA metà novembre verrà pubblicato poi il bando Ricerca & Sviluppo con un budget di 15 milioni di euro, la cui dotazione è dunque quasi il doppio rispetto a quella del precedente bando (8 milioni). L’idea è quella di ristrutturare il bando per renderlo più sfidante, affinché l’attività di ricerca e sviluppo abbia un moltiplicatore importante sull’economia regionale.

Ricerca e Sviluppo

In particolare verranno valorizzati i progetti con un livello di innovazione più matura ed in grado di incrementare la produttività e il potenziale produttivo dalle imprese regionali. Verranno valorizzate le partnership con start-up, piccole e medie imprese innovative, centri di ricerca, università per promuovere le collaborazioni virtuose tra i diversi attori del sistema dell’innovazione. Non ci sarà differenziazione tra start-up umbre ed extra regionali e ciò nell’ottica di attrarre nel nostro territorio tutte le start-up e le Pmi innovative che meglio rispondano alle esigenze di innovazione delle nostre imprese. Saranno valorizzate quelle imprese con una storia di ricerca e innovazione di successo, sempre nell’ottica di investire concretamente sulla ricerca e superare il gap strutturale dell’Umbria in questo ambito (la nostra regione è risultata nel 2019 sestultima in Italia per numero di brevetti europei richiesti, 26 brevetti).

Bando competenze digitali

A novembre inoltre verrà pubblicato un bando sulle competenze digitale con un budget di 3 milioni di euro. L’obiettivo è quello di ridurre la distanza tra offerta e domanda di lavoro offrendo le competenze informatiche e tecnologiche che il mercato richiede e che sono strategiche per le imprese. In tema di internazionalizzazione delle imprese, i bandi recentemente pubblicati si inseriscono in una progettualità di lungo periodo tanto che per la prima volta il bando fiere, la cui dotazione è di 2 milioni di euro, avrà durata annuale e i voucher sono stati prolungati fino a dicembre.

Aiuti alle aree di crisi e investimenti per l’energia pulita

Verranno inoltre emanati avvisi per 4,5 milioni di euro a sostegno delle aree di crisi industriale complessa della Regione Umbria Terni–Narni e Merloni con l’obiettivo di sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla produzioni. Infine, è stato comunicato che l’avviso dedicato al sostegno agli investimenti per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile destinato alle piccole medie e grandi imprese sarà emanato i primi giorni dell’anno 2021 e potrà prevedere una dotazione finanziaria fino a 2,5 milioni di euro.

Nuovo ruolo per Sviluppumbria

Un nuovo ruolo poi ricoprirà Sviluppumbria in cui l’innovazione e il trasferimento tecnologico saranno elemento chiave. La collaborazione con la Regione sarà rafforzata, la volontà è quella di lavorare in maniera nuova per creare in Umbria un ecosistema dell’innovazione che funzioni e che possa trainare l’economia della regione fuori dalla crisi attraverso un nuovo paradigma di sviluppo.

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