Umbria, weekend con i negozi ma senza centri commerciali. Le riaperture e i divieti

L’ordinanza emessa venerdì alla presidente Tesei cancella alcune limitazioni. Restano quelle previste dal decreto legge numero 52

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L’Umbria da lunedì torna in ‘fascia gialla’. Con l’ordinanza firmata venerdì pomeriggio dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, cadono alcuni divieti previsti dalle precedenti disposizioni regionali valide fino a sabato 24 aprile, in particolar modo per il mondo del commercio e di bar e ristorazione. Il primo riguarda l’obbligo di chiusura domenicale per gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi superfici di vendita, che dunque dal 25 aprile potranno tornare ad aprire anche nell’ultimo giorno della settimana. Con l’ordinanza umbria si stabilisce poi che in tutto il territorio regionale le attività didattiche delle scuole superiori saranno svolte in presenza al 70%. Per gli altri settori si applicano le norme dell’ultimo Decreto legge del Governo Draghi.

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Domenica ok allo shopping (ma non nei centri commerciali)

Erano finora escluse dal divieto solo le farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, ottici, generi alimentari, commercio di autoveicoli e motocicli, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, librerie, tabacchi. Sarà anche concesso, sempre di domenica, l’esercizio di attività commerciali su aree pubbliche, non solo per quanto riguarda generi alimentari e prodotti agricoli e florovivaistici. In merito ai centri commerciali, l’ordinanza non prevede più alcun divieto di apertura nei giorni festivi e prefestivi, anche se su questo punto è il decreto legge n.52 ‘Aperture’, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a stabilire che dovranno rimanere ancora chiusi nei giorni festivi e prefestivi in tutta Italia. Una decisione che, a livello nazionale, sta provocando numerose polemiche.

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IL DECRETO RIAPERTURE – LE SLIDE RIEPILOGATIVE (.PDF)

Distributori automatici, nessuna limitazione

Con l’apertura (solo all’aperto) di bar e ristoranti anche a cena, decade da domenica il divieto di consumazione di bevande alcoliche all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, per l’intera giornata. L’ordinanza inoltre non ripropone il divieto di assembramento nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico nonché in prossimità di pubblici esercizi, esercizi commerciali ed artigianali durante il consumo di alimenti e bevande, così come il divieto di distribuzione di alimenti e bevande, attraverso i distributori, che affacciano nelle pubbliche vie.

DECRETO RIAPERTURE, LE SCHEDE RIASSUNTIVE ALI (.PDF)

L’Umbria in giallo da lunedì, il riepilogo

  • I ristoranti riaprono a pranzo a cena, ma esclusivamente le attività che hanno tavoli all’aperto. Al chiuso il via libera in zona ‘gialla’ è fissato per il 1° giugno, ma solo fino alle ore 18;
  • Consentiti gli spostamenti tra regioni che si trovano in zona ‘bianca’ o ‘gialla’; si possono andare a trovare amici e parenti spostandosi una volta al giorno verso un’abitazione privata (nel limite di 4 persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minorenni e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi);
  • Per gli spostamenti in aree ‘arancioni’ o ‘rosse’ servirà il ‘pass’ che attesti una delle tre condizioni seguenti: tampone antigenico o molecolare negativo fatto nelle 48 ore precedenti, ciclo completo di vaccinazione o guarigione dal Covid da non più di 6 mesi con certificato medico. Per muoversi in area ‘arancione’ o ‘rossa’ per motivi di lavoro, salute e urgenza basterà l’autocertificazione;
  • Riaprono cinema, teatri, sale concerto, live club. Posti a sedere preassegnati ad una distanza di 1 metro l’uno dall’altro. Capienza massima pari al 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto;
  • Musei, gallerie, mostre e parchi archeologici riapriranno anche al chiuso nel rispetto delle normative anti contagio;
  • Consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto (calcetto, basket, volley ecc.). Piscine all’aperto dal 15 maggio, palestre dal 1° giugno;
  • Coprifuoco dalle ore 22 alle 5;
  • Dal 15 giugno riaprono le fiere. Dal 1° luglio convegni e congressi;
  • Dal 1° luglio consentito l’accesso alle terme. Riaprono parchi tematici e di divertimento. Restano chiuse le sale giochi;
  • Dal 1° giugno aperti al pubblico gli eventi sportivi di preminente interesse nazionale. Capienza al 25%, ma al massimo con 500 spettatori in strutture chiusure e 1.000 all’aperto.
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