di Marco Torricelli
Emozionante. Si può dire? Io lo dico, perché è vero. Nel pomeriggio di venerdì, nella redazione di umbriaOn, è tornato un – magari mi ‘allargo’ un po’ – amico importante. Ma mica importante perché ricopre un incarico di prestigio – e lo ricopre sul serio – ma importante per il valore che si dovrebbe dare, sempre, a quella parola.

La visita In redazione, per la seconda volta nella ancor breve vita del nostro giornale, si è affacciato l’ormai ex Prefetto Gianfelice Bellesini, chiamato dal ministro dell’interno Angelino Alfano ad un delicato compito istituzionale, per una visita che, per noialtri – l’editore, Francesco Quadraccia; il direttore generale, Roberto Bartolini, e la redazione – ha rappresentato molto. Perché è stato – ci piace pensare – molto più di un saluto ed un augurio di buon lavoro.
Il lavoro Perché Gianfelice Bellesini – che era accompagnato, oltre che da un prezioso collaboratore come Luigi Caccavale, anche da una, splendida, rappresentante della sua famiglia: Leila, una dei suoi quattro figli – a Terni di lavoro ne ha fatto molto e lo ha pure fatto bene. «E voi mi avete ‘controllato’ – ci ha detto – sempre con grande attenzione e puntualità , ma anche con una correttezza che ho apprezzato». Una correttezza doverosa – anche in questo caso non per il ruolo che l’ex Prefetto ricopriva, ma per ‘come’ lo faceva – e che nasceva dalla percezione della ricerca continua delle soluzioni migliori alle, tante, questioni che si è trovato a dover affrontare.
IL SALUTO DI GIANFELICE BELLESINI
Il rispetto Meritando – scriverlo adesso non fa correre il rischio di essere accusati di piaggeria – quel rispetto che gli è stato unanimemente riconosciuto e che è probabilmente una delle componenti che sono all’origine della decisione del ministro Alfano di ‘portarselo via’, affidandogli un compito decisamente più delicato e impegnativo. Rispetto che, anche questo ci piace pensare, è stato in questi mesi un sentimento reciproco e che sta alla base della decisione presa – e della quale gli siamo davvero grati – di brindare con coi, nello scambio reciproco degli auguri per il futuro.