Una Marcia della Pace con la guerra a due passi

Perugia-Assisi dal valore molto forte e particolare quella di domenica 24 aprile

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Articolo in aggiornamento

‘Fermatevi! La guerra è una follia’. Il manifesto ha suscitato discussioni, polemiche e confronti, ma il significato dell’evento – la Marcia della Pace Perugia-Assisi – resta quello voluto dal suo ideatore Aldo Capitini e, soprattutto, è rafforzato da un’attualità che vede la guerra in Europa, con l’invasione russa dell’Ucraina che ha caratterizzato i contenuti e gli appelli emersi dalla Perugia-Assisi 2022. Di seguito le foto dell’evento e l’intervista all’ex magistrato Gherardo Colombo (video Simona Panzolini).

Flavio Lotti: «Noi stiamo con papa Francesco»

Così Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore della Marcia: «Questa marcia è un coraggioso atto di solidarietà, di pace e di responsabilità. Il mondo è in guerra e nessuno può restare indifferente. Per ora si spara e si ammazza in Ucraina e in tanti altri paesi del mondo, ma la guerra economica è già globale. Siamo qui dire a gran voce: fermatevi prima che sia davvero troppo tardi. Questo è il grido disperato delle vittime dell’aggressione russa dell’Ucraina e di tutte le vittime di tutte le guerre che continuano nel mondo. A tutti quelli che ancora di domandano da che parte stiamo, diciamo: noi stiamo con papa Francesco. Grazie papa Francesco unico riferimento universale che sta cercando di guidare l’umanità lontano dalla terza guerra mondiale e dall’apocalisse atomica».

 

La Tesei: «Dall’Umbria un messaggio forte»

«Nelle ultime settimane si parla solo di guerra e sono scomparse le parole pace e dialogo. Dall’Umbria, terra di ‘pace’ per antonomasia, auspichiamo con forza la necessità che torni ad essere centrale il concetto di dialogo, riprendendo quel percorso interrotto che è l’unico che può portare quanto prima alla conclusione di questo drammatico e assurdo conflitto». Queste le parole della presidente della Regione Donatella Tesei nel suo intervento di saluto ai partecipanti, all’avvio della marcia dai Giardini del Frontone a Perugia. «Da questa marcia della pace – ha affermato la presidente – si deve alzare un messaggio forte indirizzato a tutti coloro che sono chiamati a gestire questa emergenza: riaprire il negoziato che, attraverso le sue regole, porti a mettere fine alla guerra e di conseguenza alla perdita di vite umane e alle terribili conseguenze che sta avendo».


LE FOTO

   

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