Università a Terni: «Dipartimento e fondazione necessari»

Filipponi e De Angelis (Pd) tracciano la strada per lo sviluppo del polo ternano: «Ateneo disponibile. Le istituzioni hanno idee?»

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L’intervento del rettore rispetto al polo universitario ternano in cui egli esplica la disponibilità dell’università a fare la sua parte, merita una risposta da parte dell’amministrazione comunale che deve finalmente attivarsi per contribuire al rilancio delle politiche universitarie per Terni». Ad affermarlo sono i consiglieri comunali del Pd, Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis.

«Quarta rivoluzione industriale per Terni»

«A Terni – proseguono – occorrono nuovi master e dare luogo ad un investimento in collaborazione con il professor Crisanti per un progetto di ricerca che apra la porta alla quarta rivoluzione industriale nella nostra città. Occorre puntare sulla ricerca sulla malaria, inoltre quella attraverso il polo di genomica, e quella tramite la fondazione cellule staminali. Questi progetti possono portare Terni al centro del mondo e aprire grandi opportunità. Puntare, dunque, alla internazionalizzazione come nuovo orizzonte per l’Università a Terni».

«Per Terni un dipartimento autonomo»

«Occorre un dipartimento autonomo multidisciplinare – proseguono Filipponi e De Angelis – che dia a Terni un’autonomia di spesa, tale richiesta viene perpetrata dai tempi della prima riforma nazionale sull’università. A Terni occorrono indirizzi autonomi, non doppioni con la sede di Perugia. Le risorse del Governo per le università sono già 300 milioni di euro. Il ministro Manfredi ha annunciato 1.300 milioni: un’occasione da non perdere. Ciò può essere utile ad individuare quei 50 docenti ulteriori su cui c’è la disponibilità del rettore. Serve anche un’ulteriore riflessione sulla necessità di rafforzamento per ingegneria».

«Per ora c’è una stasi preoccupante»

«I fili di tutto ciò – spiegano i due consiglieri del Pd – vanno annodati nuovamente non più attraverso il consorzio, ma una fondazione alla quale partecipino tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Inoltre il Governo può dare un ulteriore impulso attraverso gli Its che oggi sono a Terni presso l’istituto tecnico tecnologico. Il rettore ha criticato fortemente il ruolo dell’amministrazione comunale. Oggi è necessario che il Comune si pronunci e chiarisca cosa intende fare. Ci sono opportunità da cogliere: c’è la disponibilità dell’università nella persona del rettore, ci sono le risorse per la ricerca e la programmazione, la formazione, ci sono le risorse stanziate per area di crisi complessa per il polo di Pentima. L’amministrazione comunale deve attivarsi per la convocazione dell’apposito tavolo con ministero e Regione. Per ora non vediamo risultati, iniziative in tal senso, tantomeno progetti all’altezza della storia e delle ambizioni di un territorio come il nostro. L’università e la ricerca, la formazione, rappresentano funzioni chiave da accrescere nel nostro territorio, collegandole allo sviluppo industriale e commerciale. Il Comune e la Regione devono guidare questo grande processo di rilancio del sogno universitario ternano. Per ora notiamo solo mancanza di idee e progetti, immobilismo e difficoltà persino nel gestire l’ordinaria amministrazione. Da parte nostra siamo disponibili a mobilitarci per questa battaglia, fondamentale per il futuro della nostra Terni. Siamo quindi pronti a fare fino in fondo la nostra parte di forza politica responsabile».

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