Università Perugia, dopo Pasqua ‘fase 2’

Oliviero: «Ripartiremo con i nostri progetti». Dopo l’emergenza ci sarà un graduation day per ‘riconsegnare’ la laurea. Molti studenti restano all’estero

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di P.C.

Conferenza stampa a distanza per fare il punto su come l’università degli studi di Perugia ha affrontato e sta affrontando l’emergenza coronavirus. Anche in sede accademica si sono registrati esempi di solidarietà straordinaria sia all’interno dell’ateneo sia dall’esterno, come ad esempio la donazione di migliaia di mascherine che sono arrivate da università amiche dalla Cina e dagli Stati Uniti.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Graduation Day

Il giorno della laurea non è un giorno qualunque, per gli studenti ma anche per i parenti e per gli amici: è il coronamento di un percorso importante nella vita di una persona. Ecco perché il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, fa una promessa solenne ai suoi studenti: «Nessun diploma di laurea sarà consegnato ‘solo’ virtualmente». Sarà infatti organizzato un graduation day per dare a tutti la giusta soddisfazione e riconsegnare, anche dal vivo, le lauree che finora sono state conferite solo in teleconferenza.

Gli italiani che restano all’estero

Altro aspetto molto interessante è relativo ai dati sugli studenti che, in periodo di chiusura delle frontiere e di ‘chiusura a casa, hanno comunque scelto di proseguire il periodo di studio all’estero. A snocciolare i dati è Stefania Stefanelli che cita 218 studenti attualmente dislocati in tutto il mondo: Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Russia, Repubblica Ceca, Paraguay…

Gli stranieri che restano in Italia

Ma c’è anche un altro dato molto importante per quanto riguarda il settore ‘incoming’: ben il 70% degli studenti stranieri che erano ospiti dell’università di Perugia ha deciso di restare e quindi segue la didattica telematica come gli altri studenti italiani, ma restando in Italia. «Un aspetto che ci rende molto fieri».

«La nostra fase due è già cominciata»

Dopo le feste di Pasqua l’università ripartirà con i propri progetti: «La nostra fase due ricomincerà immediatamente dopo le festività pasquali, per rimettere l’ateneo al servizio del mondo imprenditoriale e sanitario; mai come adesso abbiamo capito che abbiamo bisogno di quelli che oggi vengono definiti eroi e che continueranno ad essere eroi anche domani»

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