Asl Umbria 2, guerra tra azienda e sindacati

Trattative interrotte e rimpallo di responsabilità: sanita a rischio?

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A dare fuoco alle polveri erano stati i sindacati, con un comunicato in cui, in poche parole, si dichiara guerra alla direzione dell’Asl Umbria 2. Solo che la faccenda non può essere derubricata a semplice vertenza sindacale, visto che a fare i conti con la sanità sono i cittadini.

L’annuncio «Le scriventi organizzazioni sindacali territoriali ed aziendali – scrivono Cgil, Csil e Uil – intendono informare tutta la cittadinanza, le forze politiche e tutti i dipendenti Azienda Usl Umbria 2 che in data 11 giugno 2015 hanno ritenuto necessario interrompere il confronto con la direzione aziendale in quanto non sono date risposte a richieste che da mesi sottoponiamo al confronto negoziale».

Le recriminazioni Fin dalla costituzione di questa azienda, recriminano, «il sindacato ha posto la necessità di definire quanti e quali risorse umane ed economiche sono necessarie per garantire l’attuale erogazione dei servizi. Questa discussione è stata sempre evitata dalla direzione ed ha prodotto, nel tempo, turni di lavoro non più sostenibili, ricorso alla reperibilità ed allo straordinario quale strumento ordinario di programmazione del lavoro, ferie non godute, riposi settimanali non fruiti: in una parola rischio di perdita di qualità dei servizi erogati l’aumento dei rischi professionali».

Rottura Tanto che i sindacati annunciano che «fino alla modifica della linea assunta dall’azienda, riteniamo inattuabile un confronto costruttivo. Senza risposte certe ed in assenza di una chiara proposta aziendale, ci riserviamo di indire uno stato di agitazione di tutto il personale e di attivare tutte le iniziative, nessuna esclusa, volte a garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini utenti».

La replica L’Asl2 replica con la stessa decisione: «L’azienda ha sempre adottato politiche e stili relazionali improntati alla chiarezza e alla trasparenza delle proprie scelte e dei propri comportamenti, al coinvolgimento delle organizzazioni sindacali secondo criteri previsti dalle leggi e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, e nel rispetto delle funzioni e delle responsabilità di ciascuno. È anche per questo che si esprime perplessità rispetto al particolare comportamento tenuto dalle organizzazioni sindacali (ad esclusione di Nursing Up e di Fials) nella riunione del giorno 11 giugno. Il momento storico è delicato e complesso, siamo chiamati a garantire i servizi alla popolazione a fronte di una riduzione di risorse e in presenza di vincoli di costo del personale».

Gli straordinari L’Asl 2, poi «sottolinea che il ricorso allo straordinario è limitato alle situazioni di emergenza di vario genere e che a breve saranno disponibili graduatorie per le professioni sanitarie da cui reclutare personale, vincoli permettendo. L’impegno e la serietà dell’azienda non è mai venuto meno nel trovare le soluzioni idonee e sostenibili ai bisogni emergenti. A conferma di tale impegno si evidenzia che con la mensilità di giugno sarà liquidata la retribuzione di risultato per circa 3.600 dipendenti».

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