Vaccini Umbria, certezze fino a mercoledì. L’acqua è sempre ‘alla gola’

Il punto su somministrazioni e arrivo delle dosi. Da sabato pomeriggio a domenica non si vaccina. «Lasciata una riserva di 3.500 Pfizer in caso di ritardi nella consegna»

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«A ieri (1° aprile, ndR) abbiamo superato le 150 mila somministrazioni di vaccino in Umbria. Di questi 108.889 sono Pfizer, 30.839 Astrazeneca e 10.466 Moderna». Così il commissario per l’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo, nel fare il punto venerdì mattiana sul piano vaccinale regionale. «Le somministrazioni effettuate agli ultra 80enni – ha detto – sono oltre 65 mila, agli operatori sanitari circa 41 mila, 18 mila per gli operatori scolastici, oltre 8 mila per gli ospiti delle Rsa, 3.336 fra le forze dell’ordine. Stiamo andando speditamente e lo stesso vale per gli estremamente vulnerabili: questa settimana, fra pazienti oncologici e dializzati, ne abbiamo vaccinati 4 mila. Abbiamo poi avviato le prenotazioni per tutti gli estremamente vulnerabili mettendo a disposizione 60 mila posti: attraverso le farmacie si sono prenotati ad oggi 22 mila soggetti, ed altri 6 mila sono stati direttamente contattati dai centri di riferimento. Il dato, pari al 45% dei totali, spero però che incrementi: facciamo un nuovo appello perché si prenotino, visto che è fondamentale che gli estremamente fragili vengano vaccinati per ridurre i rischi di forme severe, di ospedalizzazione e quindi di circolazione virale».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Ancora ‘al limite’

«Oggi – ha aggiunto D’Angelo – consegneremo ai medici di base 7.500 dosi di Astrazeneca per garantire l’intervento per la fascia 70-79 (circa 80 mila persone in tutto, ndR) e 4.400 dosi di Moderna per gli ultra 80enni e gli estremamente fragili che non possono spostarsi dalla propria abitazione. Ieri sono arrivate le dosi di Moderna e ora ne abbiamo 5.720, di cui 4 mila già impegnate per le seconde dosi. Domani arriveranno 18.700 dosi di Astrazeneca che garantiranno la prosecuzione della vaccinazione 70-79 anni. Una parte di queste, circa 8 mila, sarà utilizzata per i caregiver. Stiamo usando tutte le dosi possibili di vaccino Pfizer: mercoledì mattina (giorno in cui è prevista una nuova consegna di 25 mila dosi, ndR) ne avremo a disposizione solo 3.500 dopo che, fra oggi e mercoledì, ne useremo 17.500. Le 3.500 di ‘riserva’, le abbiamo tenute nel caso di eventuali ritardi nella consegna, per coprire il giovedì mattina e quindi non interrompere l’intervento vaccinale. Al momento la prospettiva del piano non può andare oltre i giorni che ho indicato».

La campagna si ferma sabato pomeriggio e domenica

Circa il dettaglio del piano nei giorni di Pasqua: «Sabato mattina vaccineremo sicuramente, ma se vaccinassimo anche sabato pomeriggio e domenica, non avremmo più dosi di Pfizer. Così proseguiremo da lunedì in poi e qualora mercoledì non dovesse esserci la consegna di Pfizer, potremo comunque usare la ‘riserva’ indicata. Su Johnson&Johnson non c’è ancora un piano perchè, a livello nazionale, non si è ancora parlato di distribuzione. Lo stesso vale per eventuali prossimi arrivi del prodotto Moderna». Circa l’accordo eventuale con i farmacisti, in tema di vaccinazioni, D’Angelo ha chiarito che «ci sono contatti in corso e vi aggiorneremo quando giungeremo a conclusione». L’assessore alla sanità Coletto ha aggiunto che «è inutile avere tanti vaccinatori ma non i vaccini. Quando sapremo quanti ne avremo, come Umbria, saremo già pronti con i team vaccinali, farmacie comprese».

Screening ‘pasquale’ per i bambini

«Considerata la riapertura delle scuole secondo il decreto del Governo – ha detto D’Angelo -, abbiamo pensato di orientare ai bambini fino alla 1° media, anche nei giorni pasquali. Lo screening è in corso presso le farmacie della regione. E’ importante sottoporsi ai test in vista della ripartenza e del fatto che in molti casi, fra i bambini, il virus è asintomatico o paucisintomatico».

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