Vendita Ast, le sigle: «’Spacchettamento’ per ora scongiurato. Annunci non servono»

Il bilancio dei sindacati metalmeccanici dopo il faccia a faccia con l’azienda: «Tempistiche confermate, ora fase 3 con offerte vincolanti»

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Faccia a faccia fra i sindacati metalmeccanici – Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb – e la direzione di Ast, nella giornata di giovedì, alla presenza dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli, del direttore del personale Alessandro Rusciano e del direttore di stabilimento, Dimitri Menecali. Al termine, le sigle – dopo che mercoledì il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva riferito in parlamento circa il percorso di vendita di Ast – hanno diffuso una nota in cui fanno il punto.

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«Vendita, la tempistica è quella già nota»

«L’amministratore delegato – spiegano i sindacati – ha sostanzialmente confermato l’effervescenza del mercato e il trend positivo sulla produzione. Anche per quanto riguarda il processo di vendita, viene confermata la tempistica che già conoscevamo, ribadita nei precedenti incontri, e che è prerogativa di una complessa operazione tra l’altro assoggettata alla procedura antitrust. Per ora, quindi, è stata avviata la fase 3 con la presentazione di alcune offerte vincolanti».

«Per ora nessuno ‘spacchettamento’»

I sindacati dei metalmeccanici hanno chiesto «come sempre che i piani industriali, oltre ad essere di sviluppo per l’azienda, garantiscano gli assetti produttivi, i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori diretti e dell’indotto, nonché l’integrità del sito nel suo complesso. La direzione aziendale ha confermato, per il momento, i piani di sviluppo e che le offerte riguardano l’intero del sito, scongiurando il rischio dello ‘spacchettamento’».

«Non è tempo di annunci»

Fim Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb ritengono poi che «tutti i soggetti in campo devono svolgere il proprio ruolo per difendere la più volte dichiarata strategicità delle produzioni. In questa delicata fase non servono più annunci ma azioni concrete, senza nessuna speculazione: questa è stata in passato l’unica condizione per risolvere le criticità. Per quanto riguarda le altre questioni aperte – concludono le sigle – si è affrontato il tema del cambio di appalto del MetalRecovery, registrando l’avvio dei tavoli di confronto tra le parti e la volontà di tutti di difendere l’occupazione e il salario dei lavoratori interessati. Sulla verifica dell’accordo ponte e la relativa procedura di mobilità degli impiegati amministrativi, si proseguirà il confronto nei prossimi giorni».

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