di F.T.
Un tavolo andato avanti per oltre cinque ore in Prefettura e da cui, alla fine, è emerso l’accordo, con tanto di firme, per la vertenza legata al destino delle guardie giurate della Cesar Group. Prima le certezze, una in particolare: 12 guardie giurate dell’azienda ternana verranno assunte ‘in continuità’ – ovvero mantenendo diritti e posizioni acquisite – dalla Sicuritalia, l’azienda comasca che dalla mezzanotte di mercoledì assumerà l’appalto di vigilanza delle portinerie Ast. La scelta dei dodici si baserà sul criterio dell’anzianità di servizio rispetto alla specifica postazione occupata. Il resto del personale al momento necessario – la stima è fra le 14 e le 16 persone – sarà di Sicuritalia e giungerà da Roma, dove l’azienda ha un diversi esuberi da riallocare.
Gli altri Un’altra certezza, che però porta con sé un bel po’ di dubbi, è legata al fatto che i 14 lavoratori Cesar Group che rimarranno fuori dal ‘passaggio’, per almeno tre mesi dovranno fare ricorso a ferie e ammortizzatori sociali – si vedrà se cassa integrazione o contratto di solidarietà -, con la speranza, solo quella per ora, che un giorno possa esserci posto anche per loro.
Condizioni Speranza che si lega al progetto che Ast ha in mente, legato all’automazione di alcune portinerie del gruppo: Serra, Ilserv, Approvvigionamenti, Discarica e Pesa. Se Ast non completerà i lavori entro una data precisa – non ancora individuata ma stimabile fra i 3 e i 4 mesi -, allora Sicuritalia dovrà assumere le restanti 14 guardie giurate della Cesar Group. Quattordici, e non sedici, perché per due di loro, definite ‘guardie non armate’, non scatta automaticamente l’assunzione perché la clausola di salvaguardia non ha valenza fra contratti diversi.
Futuro nebuloso Se ciò non avverrà, ovvero Ast non ‘sforerà’ il termine fissato per automatizzare le portinerie, allora il destino dei quattordici si farà ancor più nebuloso. Sicuritalia ha fatto sapere di avere esigenze di personale, in particolare nel nord Italia, e eventuali disponibilità dei lavoratori ternani a ‘cambiare vita’ – così è stato detto – verranno valutate dall’azienda comasca. I rumors parlano anche di un possibile passo in avanti di Ast che potrebbe farsi carico di una parte del personale Cesar Group in esubero: al momento è poco più di un’ipotesi. Da non escludere.
La mediazione Del contratto nazionale di settore – baluardo a cui tutti si sono più o meno appellati in questi giorni – non è che si sia detto molto. Sicuritalia ha ribadito con forza di non volerlo rispettare e i dodici posti di lavoro, devono essere sembrati a tutti un punto di mediazione accettabile per evitare una diatriba legale tanto lunga quanto incerta sia nei tempi che nell’esito. E a fronte di un appalto, quello della vigilanza alle portinerie di Ast, destinato a un brusco ridimensionamento con l’automazione di alcuni ingressi.
La ‘conta’ Mercoledì mattina presso la direzione territoriale del lavoro si terrà un incontro tecnico, alla presenza dei sindacati, per approfondire i contenuti del capitolato Sicuritalia e valutare nel dettaglio il da farsi. Per il futuro di diversi lavoratori Cesar sarà una giornata, semplicemente, decisiva.