Vertenza Nardi, chiesto concordato

Procedura preventiva in continuità, l’annuncio dell’azienda alle organizzazioni sindacali. Fim, Fiom e Uilm: «Sciopero interrotto in attesa del confronto in Regione»

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Concordato preventivo in continuità. Questo ciò che ha comunicato l’azienda Nardi alle organizzazioni sindacali: in risposta scatta l’interruzione dello sciopero, in attesa del confronto previsto in Regione per il prossimo 5 febbraio.

I sindacati «Tale procedura – il commento i Fim, Fiom e Uilm di Perugia – congela tutti i debiti dell’azienda, compresi quelli verso i lavoratori, alla data del 30 gennaio 2018. Questo comporta sostanzialmente l’impossibilità per le maestranze di riscuotere nell’immediato le somme non percepite (mensilità di novembre, dicembre e tredicesima 2017). Contemporaneamente il concordato preventivo blocca anche il pagamento dei tfr degli ex dipendenti usciti nell’ultimo periodo, oltre a tutti i debiti dell’azienda nei confronti di fornitori, istituti previdenziali e banche».

L’attesa Fim, Fiom e Uilm specificano che «in queste condizioni l’azione di lotta intrapresa con grande sacrificio e determinazione dai lavoratori Nardi nelle ultime settimane viene interrotta, vista l’impossibilità di conseguire il risultato del recupero delle spettanze nell’immediato. Rimane invece ovviamente aperta la discussione in merito al futuro dell’azienda e nell’incontro già fissato in Regione per il prossimo 5 febbraio, oltre alla firma della Cig, chiederemo – concludono – all’azienda impegni precisi per il rilancio produttivo e la continuità occupazionale».

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