Vetrya verso la messa in liquidazione

L’annuncio della società di Orvieto: «Rilevantissima perdita di fatturato, personale sarà ridotto». Concordato solo per alcune attività

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Orvieto rischia di perdere quello che fino a pochi mesi fa era considerato il suo ‘gioiello’ imprenditoriale, Vetrya: il consiglio di amministrazione della società attiva nello sviluppo di servizi digitali, quotata sul mercato AIM Italia, ha infatti approvato la proposta di messa in liquidazione dell’azienda, decidendo di perseguire, con l’aiuto di professionisti incaricati, «la verifica per l’accesso alla procedura di concordato preventivo con continuità indiretta delle sole aree/direzioni aziendali per la quale è prevista la prosecuzione delle attività».

Luca Tomassini

Crisi profonda

L’annuncio, attraverso un comunicato ufficiale, è arrivato sabato, dopo settimane a dir poco turbolente, tra una relazione semestrale da ‘brividi’ – al 30 giugno 20201 la perdita netta è stata di 13 milioni di euro e la riduzione complessiva dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di 16,73 milioni di euro (-78% rispetto ad un anno prima) – inchieste giudiziarie che coinvolgono il fondatore e ad Luca Tomassini, ripetute sospensioni in Borsa delle contrattazioni delle azioni. Nella nota l’azienda spiega che stanno proseguendo «le attività di analisi e verifica, per l’individuazione delle possibili soluzioni di composizione della situazione di tensione economico-finanziaria, condotte con l’ausilio dei professionisti incaricati».

Assemblea dei soci il 10 novembre

Il cda ha quindi deliberato di approvare la convocazione dell’assemblea soci per lo scioglimento e la messa in liquidazione della società, «con cessazione delle attività/rami aziendali ad eccezione delle aree e direzioni da proseguire», di adottare «opportune iniziative per la riduzione del personale delle attività dismesse in ragione della rilevantissima perdita di fatturato» e di approvare «la prosecuzione delle attività finalizzate a verificare la sussistenza dei presupposti per l’accesso a procedura di concordato preventivo». «A tale ultimo riguardo – si legge ancora nella nota -, la società, una volta concluse – nei tempi tecnici necessari – le predette analisi darà prontamente informativa in merito alle iniziative opportunamente individuate». L’assemblea straordinaria degli azionisti è stata convocata per il 10 novembre in prima convocazione e il giorno successivo in seconda.

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