Terni, bretella Ast-San Carlo: il percorso tra espropri e contese

Video – Il tracciato del progetto definitivo ed i costi. Il totale dell’appalto sfiora i 2 milioni di euro e per il completamento sono previsti 300 giorni

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Tra procedure d’esproprio da ultimare, vincoli reiterati, osservazioni/richieste di modifiche dei soggetti coinvolti e ricorsi al Tar Umbria prosegue l’iter per la realizzazione della bretella di collegamento tra la rotatoria in zona San Carlo e strada della Romita, a ridosso dell’Ast. Nella corposa documentazione legata all’approvazione del progetto definitivo (si sfiorano le 700 pagine) c’è il riepilogo tecnico ed economico dell’opera da circa 500 metri di lunghezza: come già noto è prevista la realizzazione di una nuova rotonda nel tratto conclusivo per l’immissione su strada della Romita. L’importo totale del futuro appalto – c’è ancora da fare l’esecutivo a livello di progettazione – è quantificato in 1 milione 737 mila euro ed il tempo utile per l’ultimazione dei lavori è fissato in 300 giorni naturali e consecutivi. Significa che se proprio dovesse filare tutto liscio (non accade quasi mai di fatto, questa vicenda ne è già un esempio ricordando il confronto con la Itagest) tra aggiudicazione, controlli, consegna e avvio per vederla in concreto bisognerà attendere fine 2023.

LA MAXI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO

La futura bretella

La descrizione tecnica del tracciato

«Il tronco stradale – si legge nella definizione tecnica dell’appalto – ha una lunghezza complessiva di circa 500 ml ed una piattaforma stradale di larghezza complessiva di 9 metri costituita da due corsie di 3,50 metri ciascuna e due banchine laterali di larghezza 1 metro. Nella zona nord, in prossimità di Prisciano, il tracciato corre in modesto rilevato rispetto al circostante piano di campagna. Nella zona sud invece, lo stesso si sviluppa in trincea ricavata dallo scavo delle propaggini terminali del colle della Romita. Nella costruzione dei rilevati stradali si prevede il riutilizzo dei materiali di risulta degli scavi, preventivamente trattati secondo l’ordinaria pratica industriale mediante stabilizzazione a calce, in modo da conferire agli stessi adeguate caratteristiche strutturali. La stessa tecnica è prevista per la stabilizzazione dei piani di posa dei rilevati e/o delle sovrastrutture stradali. L’intervento prevede l’innesto con strada della Romita attraverso la realizzazione di una nuova rotatoria, comprendendo anche la risagomatura, la regolarizzazione ed allargamento della sede stradale in corrispondenza dell’allaccio alla viabilità esistente a sud, le connesse opere di finitura (pavimentazioni stradali, barriere di sicurezza, parapetti) e la realizzazione di un canale di raccolta delle acque meteoriche dei fossi di guardia che poi confluisce in una tubazione di scarico interrata che conferirà le stesse nel vicino torrente Tescino». Per quel che concerne gli espropri i residenti dovranno essere pagati: c’è anche chi ha perso delle stalle per consentire la realizzazione dell’opera.

IL PROGETTO DEFINITIVO POST TAR

La parte centrale

Espropri, asservimenti ed occupazioni: 160 mila euro

Nel documento c’è un’apposita sezione per le indennità di esproprio: «Il criterio utilizzato per la loro determinazione è quello basato sul valore di mercato. Nella fattispecie sono stati individuati gli effettivi prezzi di mercato che l’Anas ha pagato per l’acquisizione delle aree occorse per la realizzazione della Ss79 bis Terni-Rieti: tali prezzi, minimamente adattati per effetto della comparazione con i terreni oggetto di stima, hanno portato a determinare il valore di mercato di questi ultimi e quindi l’indennità di esproprio a 3,60 euro al metro quadrato; nella determinazione dell’indennità di esproprio è stato valutato anche il danno, ove effettivamente cagionato, scaturito dall’intersecazione della strada con i beni residui e dal loro conseguente deprezzamento. Infine è stata determinata l’indennità di occupazione temporanea per i terreni occupati per motivi dipendenti dalla realizzazione della strada e non espropriati, nella misura pari ad 1/12 annuo di quanto sarebbe dovuto nel caso di esproprio dell’area e, per ogni mese o frazione di mese, una indennità pari ad un dodicesimo di quella annua». Valore totale? Il dato aggiornato al progetto definitivo è di 160.267 euro, compresi gli asservimenti ed occupazioni. In maggior misura riguarda la Itagest ed una 73enne donna ternana. Il responsabile del procedimento è l’ingegnere Leonardo Donati.

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