Ecco quanto siamo grassi in Umbria

Sovrappeso un bambino su tre. Eppure i dati sono buoni rispetto al resto d’Italia. Massima attenzione a fumo e sedentarietà

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In occasione del Word Obesity Day, che si celebra l’11 ottobre, i servizi di epidemiologia della Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2 hanno diffuso gli ultimi dati resi disponibili dai sistemi di sorveglianza OKkio alla salute 2016 (sui bambini), Passi 2014-17 (sugli adulti), Passi d’Argento 2015-16 (sugli anziani) relativi alla condizione di sovrappeso e obesità nella popolazione umbra.

Meglio che nel resto d’Italia e d’Europa

In controtendenza rispetto all’aumento medio europeo, il livello di obesità in Umbria resta stabile ed è accompagnato da una ridotta percentuale di sedentarietà (rispetto al trend nazionale). «Merito del costante monitoraggio e delle azioni di prevenzione e promozione della salute che vengono attuate sul territorio regionale», informa una nota dell’unità sanitaria, facendo notare che se si considera che l’eccesso ponderale, cioè l’essere obesi o in sovrappeso, è uno dei principali fattori che favorisce l’aumento delle malattie cronico-degenerative non trasmissibili e va contrastato energicamente promuovendo fin dall’infanzia l’abitudine a corretti stili di vita legati all’alimentazione e all’attività fisica.

Obeso un bambino su tre

Dai sistemi di sorveglianza si stima che in Umbria siano in eccesso ponderale (in sovrappeso od obesi) 1 bambino su 3, 2 adulti su 5 e 3 anziani su 5. Questa condizione è più frequente all’aumentare dell’età, nel sesso maschile, tra le persone con livelli d’istruzione più bassi ed economicamente più svantaggiate. I 18-69enni in sovrappeso od obesi mostrano profili di salute più critici di quelli della popolazione generale, mostrando maggiori prevalenze di ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, infarto e malattie respiratorie croniche. Lo stesso per gli over 64enni, dove l’eccesso ponderale è associato alla maggior presenza di malattie croniche.

Si fa sport ma ci sono tanti sedentari

Inoltre in Umbria, nonostante l’attività fisica sia praticata in maggior misura rispetto alla media nazionale, risultano sedentari 1 bambino su 6, 1 adulto su 5 e 1 anziano su 3. La sedentarietà è più frequente al crescere dell’età, nel sesso femminile, tra le persone con basso livello di istruzione e maggiori difficoltà economiche. Anche lo stile di vita sedentario si associa ad altre condizioni di rischio; in particolare tra gli adulti, oltre ad essere più frequente in coloro che sono in eccesso ponderale, si associa a maggior depressione, ipertensione e essere fumatore.

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