Evadono dall’ospedale: sparatoria per fermarli

Terni, serata folle – e con un bilancio che poteva essere molto più pesante – quella di martedì al ‘Santa Maria’. Presi i due fuggitivi

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di F.T.

Serata di puro terrore, quella di martedì, all’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni dove due detenuti in cura presso il nosocomio – il 34enne romano Alessio Cesarini, ristretto a Terni per i reati di rapina, evasione e ricettazione, e il 51enne Luigi Abate di Cosenza, associato al carcere di Spoleto per rapina – si sono resi protagonisti di una folle evasione fermata in prima battuta dagli agenti della polizia Penitenziaria, con tanto di colpi di pistola in piazzale Tristano di Joannuccio, e quindi dai colleghi della polizia stradale di Terni. Tutti e due i soggetti sono stati ri-assicurati alla giustizia. Il bilancio dei feriti, considerando l’accaduto, poteva essere decisamente più pesante: scampata la carneficina.

TERNI, PAURA IN OSPEDALE – IL VIDEO

L’aggressione

Tutto è iniziato intorno alle 22.30 nel ‘repartino’ riservato ai pazienti sottoposti agli arresti, al primo piano del ‘Santa Maria’. Lì Cesarini e Abate, il primo in ospedale dopo aver ingoiato delle lamette da barba e non solo, il secondo – detenuto in regime di ‘Alta Sicurezza 3’ a Spoleto – in cura per lesioni ad un occhio rimediate durante una colluttazione in carcere, hanno aggredito un agente della polizia penitenziaria di Terni (che ha riportato una ferita lacero contusa alla testa) impegnato nel piantonamento, per poi fuggire a piedi verso l’uscita.

Donna presa a morsi

Raggiunto il piazzale antistante l’ingresso dell’ospedale, i due hanno ‘puntato’ un’auto – una Peugeot 208 bianca – con a bordo due donne. Il 34enne romano, provato dalle ferite per cui era stato ricoverato, non è riuscito a proseguire ed il suo piano di fuga è finito lì, stoppato dalla Penitenziaria ternana. Il 51enne calabrese, invece, ha letteralmente preso a morsi la giovane di Terni al volante della Peugeot – S.D. di 31 anni – e l’ha trascinata fuori dall’auto (per lei 15 giorni di prognosi) per appropriarsi del mezzo e fuggire a tutto gas.

Gli spari

È in quel momento che un altro agente della polizia Penitenziaria, anche lui successivamente assistito dai sanitari per lo shock riportato, ha deciso di estrarre la pistola di ordinanza e sparare quattro colpi – tre i bossoli ritrovati nel corso dei rilievi condotti dalla polizia scientifica della questura di Terni – contro l’auto in fuga. Uno di questi ha raggiunto l’Abate ad una gamba, di striscio. Un dettaglio, questo, scoperto solo pochi minuti dopo, quando gli agenti della polizia Stradale di Terni sono riusciti ad intercettarlo e bloccarlo nei pressi della prima area di servizio che si incontra lungo il raccordo Terni-Orte, in direzione Orte, che il 51enne aveva imboccato a Ponte Le Cave.

Arrestati

Il Cesarini, una volta fermato, è stato condotto in carcere a Terni. L’Abate, invece, di nuovo al ‘Santa Maria’ per le cure del caso. Contestualmente all’arresto in flagrante disposto dall’autorità giudiziaria, entrambi si sono visti contestare il reato di evasione mentre il 51enne calabrese è accusato anche di rapina (in relazione all’auto) e di aver procurato lesioni tanto alla giovane ternana quanto agli agenti coinvolti. Ad informare il pm Camilla Coraggio dei fatti è stato il comandante della penitenziaria ternana, il commissario capo Fabio Gallo, subito intervenuto sul posto con gli agenti del Corpo per avviare le indagini e ricostruire in ogni dettaglio l’accaduto.

Quando sarebbero dovuti uscire dal carcere

Da quanto appreso il 51enne calabrese finirà di scontare la propria pena il 1° gennaio 2021. Per il 34enne di Roma invece, gravato anche da precedenti per droga, la ‘fine pena’ è nel 2025. Stante l’accaduto, non è assurdo ipotizzare – anzi – un ‘prolungamento’ della permanenza in carcere per entrambi. Intanto si parte dalla convalida degli arresti disposti nella notte fra martedì e mercoledì.

Parla l’ospedale

Sull’accaduto, mercoledì mattina, l’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ ha diffuso una nota: «Il personale dell’ospedale presente al momento della colluttazione – si legge – non ha riportato ferite. L’infermiera presente, anche se piuttosto scossa dall’accaduto, ha terminato regolarmente il suo turno di lavoro. Il detenuto che era stato ricoverato la notte prima per aver ingerito una lametta e altri oggetti, è stato fermato dopo poco all’interno dell’ospedale. L’altro detenuto è riuscito a sfuggire e a rubare un’auto nel piazzale antistante l’ingresso dell’ospedale, dove le forze dell’ordine sono intervenute facendo esplodere alcuni colpi da arma da fuoco. Bloccato dopo pochi chilometri, il detenuto, che è stato colpito in modo non grave da uno dei proiettili, è stato medicato ed è stato di nuovo ricoverato nella stanza di degenza penitenziaria».

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