Area di crisi, procedimento avviato

La presidente della Regione: «Oltre a Terni e Narni, anche San Gemini e Stroncone»

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Area di crisi industriale complessa per l’area di Terni e Narni: si avvia il procedimento per il riconoscimento. A dirlo sarà la presidente della Regione, Catiuscia Marini, tirando le fila di un consiglio comunale congiunto – tra quelli di Terni e Narni – e aperto alle associazioni di categoria e sindacali, che sta dibattendo proprio sul tema.

CATIUSCIA MARINI: ECCO COSA FAREMO – IL VIDEO

I sindaci Intervenendo nella seduta congiunta; il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e quello di Narni, Francesco De Rebotti; hanno definito l’occasione «una tappa importante nella storia del nostro territorio. Condividiamo un obiettivo al termine di un percorso né semplice, né breve che ci ha fatto discutere in diverse sedi se fosse utile o meno lo strumento dell’area di crisi complessa. Il tempo è servito per chiarirci e per approfondire le questioni. Il nostro obiettivo è la creazione di un vero e proprio distretto industriale innovativo nel nostro territorio, sapendo che non sono più attivi strumenti di concertazione come gli accordi di programma e i patti di territorio, ma utilizzando lo strumento messo a disposizione dalla legge 134, quello dell’area di crisi complessa. Crediamo che ci siano tutti gli elementi per stare dentro questo percorso che può aprire una nuova stagione di sviluppo per Terni, Narni e l’Umbria».

I partecipanti al dibattito

I partecipanti al dibattito

Le associazioni di categoria Dopo i confronti e, anche, le polemiche che hanno caratterizzato i due anni nel corso dei quali il tema è venuto maturando, i rappresentanti delle associaziodi datoriali, seppur con qialche distinguo, hanno convenuto sulla opportunità di utilizzare le risorse che lo strumento mette a disposizione.

I sindacati Stesso copione per i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, che a loro volta con puntualizzazioni specifiche, hanno ricordato che il riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa è stato più volte sollecitato da parte loro, ma spesso la loro richiesta è rimasta inascoltata.

 

I consiglieri Dopo la parte – così detta – tecnica, è iniziata la sequela degli interventi dei consiglieri comunali, ternani e narnesi, e il dibattito ovviamente ha assunto i contorni classici del consiglio comunale: ognuno partiva dal suo punto di vista e amen.

L’impegno In sostanza, comunque, i due consigli comunali «impegnano i rispettivi sindaci ad attivarsi con immediatezza nei confronti della Regione dell’Umbria, soggetto preposto secondo la normativa applicabile, per la presentazione al Mise dell’istanza per il riconoscimento di area di crisi industriale complessa per il territorio di Terni e Narni, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e l’individuazione dei riferimenti operativi e dei supporti tecnici idonei».

I fondi Supporti che, ha spiegato la presidente Marini, vanno bel oltre il concetto di «andiamo a prendere i soldi e poi vediamo. visto che la Regione, intanto, ci mette quasi 30 milioni dei suoi, ma soprattutto si intende dar vita ad un progetto complessivo che permetta di stilare un serio accordo di programma relativo alle infrastrutture stradali e ferroviarie, alle strutture tecniche come la ‘piastra logistica’ e ci consenta di dare concreta attuazione ai piani di sviluppo che i territori stanno elaborando».

 

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