Un’operazione ad alto impatto – tutte le questure d’Italia, 103, coinvolte – coordinata dalla direzione centrale anticrimine della polizia di Stato, cui hanno preso parte anche la polizia stradale e la polizia di frontiera. Si tratta di ‘Safety Car’, andato in atto dal 20 al 23 giugno: ha messo in campo, per la prima volta, 1000 auto della polizia di Stato dotate delle più moderne tecnologie dedicate al controllo del territorio, tra le quali la lettura automatica delle targhe. I risultati sono stati presentati lunedì a Roma: in Umbria un arresto e sei denunce.
Il sistema ‘Mercurio’, finanziato dalla comunità europea e dal programma operativo nazionale sicurezza nel mezzogiorno, in tre giorni ha consentito di effettuare più di un milione – cinquanta ad ora – di controlli automatizzati. L’operazione ‘Safety Car’ ha così consentito un’incisiva azione sinergica di contrasto al fenomeno dei furti e delle rapine di autovetture e motocicli. In Italia, complessivamente, sono scattati 16 arresti e 83 denunce, con 411 veicoli restituiti ai legittimi proprietari.
A Perugia è stato arrestato un 48enne del posto, portato nel carcere di Capanne: era destinatario di un ordine di esecuzione per espiare la pena residua. Complessivamente sono state impegnate 28 pattuglie della Volante, della polizia stradale e del reparto prevenzione crimine: 7 mila e 196 i veicoli controllati (tra Fontivegge, Ponte San Giovanni, il centro e la zona dell’ospedale), 7 dei quali fermati perché circolavano con la segnalazione di targa rubata. Altre sanzioni sono scattate per la mancanza di copertura assicurativa o della revisione periodica.
A Terni le macchine controllate dalle 73 pattuglie impegnate sono state 4 mila e 32. In sei sono stati denunciati in flagranza di reato.