Terni, caso percolato: «Processo per venti»

Il pm Raffaele Iannella ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati: 3 dirigenti e 17 assessori ed ex del Comune. Udienza preliminare il 12 ottobre

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Il sostituto procuratore Raffaele Iannella ha chiesto il rinvio a giudizio delle venti persone – tre dirigenti comunali e diciassette fra assessori ed ex del Comune di Terni – indagate per ‘turbata libertà degli incanti’ in relazione all’aggiudicazione del servizio di smaltimento del percolato dell’ex discarica comunale di vocabolo Valle. Al passo compiuto dalla procura – che ricalca in tutto e per tutto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato lo scorso febbraio – ha fatto seguito la fissazione dell’udienza preliminare che si terrà il prossimo 12 ottobre di fronte al gup Maurizio Santoloci.

INDAGINE PERCOLATO: LA ‘TALPA’ È IL SINDACO

Sotto la lente Nel mirino della guardia di finanza di Terni, a seguito di un esposto firmato dal segretario comunale Giuseppe Aronica e dal sindaco Leopoldo Di Girolamo, c’erano finite 42 determine dirigenziali e 13 delibere di giunta. Circa le determine dirigenziali ‘contestate’, 33 di queste – emesse fra il marzo del 2011 e il luglio del 2014 – vengono ricondotte al dirigente Maurizio Galli, cinque – fra l’ottobre del 2009 e il luglio del 2010 – a Luciano Sdogati e quattro – emesse fra febbraio e aprile 2015 – a Marco Fattore. Tredici, come detto, le delibere di giunta ‘incriminate’ fra l’ottobre del 2011 e il gennaio 2015, la cui approvazione ha fatto finire nei guai 17 amministratori del Comune. Ad esprimere nel tempo nove voti favorevoli sono stati l’ex vicesindaco Libero Paci e Luigi Bencivenga, otto Stefano Bucari, sette Roberto Fabrini, Silvano Ricci, Sandro Piermatti e Marco Malatesta, sei voti Daniela Tedeschi, cinque il sindaco Leopoldo Di Girolamo, Renato Bartolini e Simone Guerra, uno a testa Maria Bruna Fabbri, Carla Riccardi, Giorgio Armillei, Francesco Andreani, Cristhia Falchetti Ballerani e Emilio Giacchetti. A quest’ultimi, difatti, la procura non ha contestato la ‘continuazione del reato’, trattandosi di un solo episodio-voto.

I difensori Attraverso i propri legali – fra questi figurano gli avvocati Donatella Virili, Enrico De Luca, Attilio Biancifiori, Francesca Abbati, Manlio Morcella, Patrizia Bececco, Roberto Spoldi, Federica Pasero e Carlo Moroni – tutti gli indagati si dicono certi della propria assoluta estraneità rispetto alle contestazioni mosse dalla procura. A decidere se e chi dovrà difendersi in un eventuale processo – salvo accesso a riti alternativi o sentenze di proscioglimento – sarà il gup Maurizio Santoloci.

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