Terni, Pd e segreteria: accordo in vista?

Va in archivio l’era Delli Guanti. A settembre il successore. Manovre in vista per giungere a una soluzione condivisa

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Archiviata l’era Delli Guanti, ora il dubbio è: all’assemblea che verrà convocata entro i primi dieci giorni di settembre – quella da cui dovrà emergere il nome del nuovo segretario comunale del Pd di Terni – ci si arriverà con una candidatura unitaria o si andrà alla conta, al muro contro muro?

Ipotesi In politica nulla è scontato, ma la sensazione è che alla fine le varie anime del partito, con il beneplacito del sindaco Di Girolamo e anche per evitare scossoni finora relegati ad accesi tête-à-tête in stanze chiuse a chiave, possano convergere su una soluzione condivisa. Ma andiamo per ordine.

E tre La terza ‘tappa’ dell’assemblea comunale del Pd ternano, quella di lunedì sera, oltre alla conferma delle dimissioni di Andrea Delli Guanti («Grazie, ma il fatto che fossero irrevocabili non era in discussione» ha puntualizzato l’ex segretario), ha fatto registrare diversi interventi: da Fabio Paparelli ai consiglieri comunali Fabio Narciso e Andrea Zingarelli, fino a Pierluigi Spinelli, Sergio Sbarzella e Donatella Massarelli.

Appuntamento a settembre A conclusione di un dibattito tutto sommato lineare, le somme le ha tirate il segretario provinciale Carlo Trappolino: nessun congresso ed elezione a stretto giro – ergo, a settembre – del nuovo segretario da parte dell’assemblea comunale. Come da statuto. Senza interregni di sorta ma una normale ‘gestione’ che dovrà attraversare un mese, quello di agosto, solitamente dedicato alle ferie.

Figura super partes Proiettandoci a settembre, una delle ipotesi sul campo è quella di una candidatura unitaria, o comunque largamente maggioritaria, legata a una figura ‘esperta’, ‘istituzionale’ e che conosca il partito a menadito. Qualcuno nei corridoi ha avanzato il nome di Sandro Piermatti ma, apprezzamenti a parte, l’impressione è che si cerchi qualcosa di diverso.

Possibili accordi Così c’è già chi starebbe lavorando per trovando la quadra attorno al nome di Fabio Narciso, consigliere comunale ‘paparelliano’ ma che potrebbe ottenere anche il lasciapassare di un altro pezzo importante del Pd locale, quello legato al senatore Rossi. In questo senso una mano potrebbe venire da talune aperture (lunedì sera in assemblea lo stesso Paparelli ha fatto riferimento a diverse figure, ventidue per la precisione, di supporto politico all’attuale consiglio regionale) su temi e anche scadenze – le ‘politiche’ del 2018 – evidentemente ritenuti importanti. Ad apporre il ‘sigillo’ potrebbe essere lo stesso sindaco, interessato a sua volta ad evitare scosse telluriche tanto in via Mazzini quanto a palazzo Spada.

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