Tk-Ast, rogo di Torino: via al processo-bis

Il nuovo giudizio chiesto dalla Cassazione per la rideterminazione delle pene già comminate

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Si è aperto giovedì mattina Torino il nuovo processo d’appello per il tragico rogo del 6 dicembre 2007 che causò la morte di sette operai nello stabilimento ThyssenKrupp.

La Cassazione A decidere che il processo si dovesse rifare era stata la Corte di cassazione che, nell’aprile scorso, pur confermando la colpevolezza degli imputati, accusati di omicidio colposo e altre omissioni sulla sicurezza, ha rimandato gli atti all’appello per la «rideterminazione delle pene».

Le condanne Il procuratore generale di Torino, Carlo Destro, aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte nel primo processo di appello, che si era concluso il 28 febbraio del 2013: 10 anni all’ex amministratore delegato Herald Espenhahn, 9 a Daniele Moroni, 8 a Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri, 7 a Gerald Priegnitz e Marco Pucci.

L’udienza Il procuratore generale Vittorio Corsi ha chiesto di confermare le condanne inflitte in appello per Harald Espenhanh (10 anni), Gerard Priegnitz (7 anni), Marco Pucci (7 anni). Richiesta di riduzione delle pene per Cosimo Cafueri (7 anni e mezzo), Raffaele Salerno (8 anni) e Daniele Moroni (8 anni, anziché i 9 inflitti in appello). La richiesta di pene è ridotta quindi per Cafueri, Salernito e Moroni: sei mesi in meno per i primi due, un anno per Moroni.

Moroni Prima dell’intervento del procuratore generale ha preso la parola uno degli imputati, Daniele Moroni, dirigente nella sede centrale di Terni: «Non avevo un ruolo, non avevo poteri e non avevo le informazioni per conoscere la situazione primaria esistente nello stabilimento di Torino e non potevo ingerire
nell’attività. Ora mi ritrovo condannato a una pena infamante e soprattutto tanto lunga». Per lui il pg ha chiesto un
abbassamento della condanna da 9 a 8 anni.

Il rogo Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre del 2007, otto operai dello stabilimento della Tk-Ast di Torino – che poi venne chiuso – furono coinvolti in un incendio che aveva avuto origine da un getto di olio bollente. Sette di quegli uomini morirono nel giro di un mese.

 

 

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