Tk-Ast, Ugl: «Basta parole. Ora i fatti»

Assunzioni, appalti, il ruolo dell’Italia in Europa. E una frecciata alla politica locale. Il sindacato dice la sua

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«Chiarire le questioni relative al riassetto interno dell’azienda e rientrare nel merito del piano industriale. In una parola: è il momento di passare ai fatti». Il segretario provinciale dell’Ugl, Daniele Francescangeli, interviene sulle tensioni di questi giorni fra sindacati e Ast. E lo fa partendo dal nodo occupazionale.

Assunzioni È questo, secondo il sindacato, uno dei punti-chiave da affrontare, con l’integrazione del personale che viene giudicata «necessaria per raggiungere quegli obiettivi che i lavoratori hanno accettato a costo di grandi sacrifici, per poter mirare al rilancio del gruppo attraverso la piena saturazione degli impianti». Da qui la richiesta di avviare «un confronto sindacale vero e leale ma anche svolte concrete da parte di Thyssen che valorizzino appieno la forza lavoro».

Italia ed Europa Secondo Daniele Francescangeli «occorre aumentare l’azione del Governo all’interno delle leggi europee su un settore, come quello della siderurgia, che da anni non vede spiragli e affonda in una crisi economica, industriale e sociale sempre più profonda».

La frecciata Dal segretario locale dell’Ugl giunge poi una frecciata al mondo politico locale: «Assistiamo alla creazione di campagne ‘rivoluzionarie’ in vista delle imminenti elezioni regionali – afferma -, dove vengono rispolverati argomenti come sicurezza, occupazione, ambiente e riqualificazione delle aziende. Tutti concetti che le locali organizzazioni sindacali hanno come priorità per tutto l’anno e non solo in occasione di propaganda elettorale».

Nodo appalti Tornando ai temi caldi del periodo – alcuni dei quali deflagrati anche in seguito alle recenti indagini della magistratura – , l’Ugl invoca un accordo sugli appalti «che abbia come finalità la trasparenza nella partecipazione alle gare. Il nostro mandato è la tutela dei lavoratori dal punto di vista dei diritti e dei salari, evitando che su di essi si scarichino le logiche del massimo ribasso. Va allo stesso modo evitata la pratica del sub-appalto, garantendo, nei limiti del possibile, una omogeneità contrattuale».

«Riprendere il confronto» Infine il sindacato ribadisce la necessità «di approfondire in modo dettagliato le dinamiche che stanno interessando il riassetto nelle varie aree tecniche dell’Ast» e che l’azienda «riprenda un confronto con le Rsu serio e costruttivo, con interlocutori capaci di saper utilizzare appieno le professionalità presenti all’interno dei reparti».

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