di S.F.
Infinito iter per il sottopasso ciclopedonale di via Aroldi a Terni, ulteriore puntata. Che era attesa da tempo vista la non apertura al pubblico nonostante la conclusione dell’opera e le richieste dei cittadini: c’è il via libera per un’ulteriore variante, la terza (sotto lo schema riassuntivo), in seguito al sopralluogo della questura.
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Bene, cosa è successo? La questura si è attivata mesi fa con un sopralluogo per migliorare il sistema di gestione dei flussi delle persone che utilizzano il sottopasso «e le attività circostanti all’uscita dello stesso». Di mezzo ci sono ovviamente anche le partite della Ternana: «In particolare – si legge nell’atto – è stata rimodulata l’area denominata zona pre-filtraggio dello stadio ‘Liberati’ inserendo un percorso alternato ed esterno alla stessa in modo da poter permettere ai fruitori del sottopasso un percorso utilizzabile a fronte delle esigenze». Tutto in mano alla Minicucci Cairo, l’aggiudicataria dell’appalto.
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La conseguenza è la realizzazione di un nuovo percorso esterno alla zona di pre-filtraggio con pavimentazione in calcestruzzo armato e finitura al quarzo, continuando così «la stessa tipologia utilizzata nella pavimentazione del sottopasso». Poi recinzione lungo il perimetro ed implementazione del sistema di illuminazione. I tecnici comunali sottolineano in merito che «le opere oggetto di variante possono essere classificate come impreviste ed imprevedibili ed in parte rientranti come sopravvenuti provvedimenti di autorità od enti preposti alla tutela di interessi rilevanti». Il totale dei lavori sale così da 1 milione e 21 mila euro ad 1 milione e 81 mila euro. Il quadro economico resta invece a 1,5 milioni. I lavori vanno avanti dall’estate del 2023.