di M.T.
Giornata piena. Pienissima. Alla fine della quale potremo, forse, avere le idee un po’ piรน chiare su quale tipo di futuro, dalle parti di viale Brin, ipotizzano per quelle che sono ancora le acciaierie ternane. Perchรฉ un paio di appuntamenti in programma dovrebbero fornire indicazioni utili. Dovrebbero.
Il vertice Intorno alle 10 inzia il confronto, tanto atteso quanto evocato – e forse temuto – tra l’amministratore delegato di ThyssenKrupp Ast, Lucia Morselli, le Rsu e le segreterie dei sindacati di categoria del metalmeccanici.
Il bilancio La lady d’acciaio dovrebbe snocciolare cifre e resoconti relativi al bilancio aziendale, ma non solo: ยซChiederemo conto di quanto non attuato nellโaccordo di un anno fa – aveva detto un battagliero Claudio Cipolla, segretario della Fiom, nei giorni scorsi – e soprattutto quali sono gli impegni per il futuroยป. Se le risposte di Lucia Morselli saranno soddisfacenti,ย ยซsi potrร iniziare a parlare di rilancioยป. Se non lo saranno, si vedrร .
I sacrifici Perchรฉ aveva garantito Cipolla, lโad di ThyssenKrupp Ast dovrร rendergli conto ยซdei sacrifici salariali richiesti ai dipendenti, della forte riduzione dei livelli occupazionali, degli investimenti ancora non completati sulla produzione a freddo e della politica che regola gli appaltiยป.
I quattrini Da Lucia Morselli anche altri aspettano risposte, perchรฉ anche la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha ricordato che ยซlโazienda si era impegnata ad investire 100 milioni di euro finalizzati ad una serie di obiettivi, a partire da quello della questione della compatibilitร ambientale della produzione industriale, per innovazione, ricerca, e per il potenziamento di alcune attivitร produttive. Penso sia giunto ormai il momento per una verifica in sede governativa circa il rispetto degli impegni assunti. Ciรฒ anche per verificare quale sia oggi la prospettiva per Ast da parte di ThyssenKruppยป.
Le scorie Ma la giornata prevede anche un altro appuntamento importante: alle 13, nella biblioteca del Circolo, verrร presentata ufficialmente la commissione di garanzia che, secondo ThyssenKrupp Ast, dovrร vigilare sullo svolgimento della gara internazionale tra chi vorrร realizzare il progetto di recupero delle scorie di lavorazione che attualmente l’azienda accumula nella discarica di Valle.
La storia Il 10 aprile, Massimo Piacenti, presidente della Recupero Materiali Terni (Rmt), aveva annunciato che l’azienda era pronta con un progetto per il recupero delle scorie: ยซSiamo certi, e i risultati degli studi fatti in collaborazione con quattro universitร italiane ce lo confermano, che quello della rivalorizzazione di ciรฒ che oggi viene, semplicemente, considerato uno scarto, รจ un modello di business economicamente vantaggioso, oltre che eticamente qualificanteยป. E che quel progetto nasce ยซsulla base di un accordo con Tk-Ast, che รจ stata sempre molto collaborativa e che ha seguito con grande attenzione lโevoluzione dei test che venivano fatti e lo sviluppo del prototipo di impianto che รจ stato realizzato e messo in funzioneยป. Rmt, diceva Piacenti, era ยซdisponibile per un investimento che valutiamo essere di circa 8 milioni di euro ed รจ giร stata individuata lโarea nella quale lโimpianto potrebbe essere localizzato, ma la Tk-Ast ci deve far sapere se intende dar seguito agli accordiยป.
La replica Ma la ThyssenKrupp Ast aveva risposto picche: arrivando anche a definire progetto minimale quello che era stato messo a punto e annunciando di voler puntare ad una roba ‘a suo livello’, cioรจ internazionale. Il vice presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, aveva sposato l’idea della multinazionale; mentre il senatore ‘dem’ Gianluca Rossi aveva chiesto un dibattito serio e la Cgil di non penalizzare le imprese locali.
La procedura Tra un ‘tira’ e un ‘molla’ si era arrivati alla richiesta finale della Provincia di Terni: che aveva chiestoย parlare di imposizione, quando c’รจ di mezzo la ThyssenKrupp Ast, pare brutto – di sveltire la procedura (la multinazionale prevedeva due anni di tempo: sei mesi per la nomina del comitato di vigilanza e della commissione aggiudicatrice; lโelaborazione della specifica tecnica di gara (bando e capitolato); e per la ricerca e la selezione degli operatori da invitare alla gara. Altri dodici mesi per lโesecuzione della gara internazionale e ulteriori sei mesi per la valutazione delle offerte e lโaggiudicazione. Poi, per la veritร , aveva proposto di abbreviare i tempi, proponendo 14 mesi) e di fare tutto in nove mesi.
La commissione A controllare che tutto sia fatto per benino sarร la commissione che verrร ufficializzata giovedรฌ: con l’ex vice ministro Antonio Catricalร alla presidenza; il dirigente ternano in ascesa, Massimo Calderini e il tedesco Heribert Motz, che siede nel board di Euroslag (l’associazione europea delle organizzazioni e aziende che si occupano di tutti gli aspetti della produzione e utilizzo di prodotti di scorie ferrose). Un posto sarebbe riservato anche al sindaco Di Girolamo.