Ast e scorie, Rossi (Pd): «Chiarire tutti i punti»

Terni, il senatore Gianluca Rossi chiede «un dibattito pubblico, basato su informazioni di merito»

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di Gianluca Rossi
Senatore del Pd

Ancora una volta, nell’affrontare il tema dello sviluppo futuro di Terni, ci troviamo di fronte ad una questione dirimente: il rispetto di piano industriali, ambientali e segnatamente del recupero delle scorie, diventano tema decisivo per l’Umbria, ed il fattore tempo è determinante non solo per rispondere alle precise prescrizioni degli organi competenti, ma per avere vantaggi verso gli altri competitors mondiali.

Visto l’indiscutibile interesse pubblico, credo sia giunto il momento di mettere tutte le carte in tavola. Leggo sui quotidiani che Ast ha sottoscritto con Rmt un protocollo d’intesa che ha portato, con la collaborazione di un Consorzio Interuniversitario, all’individuazione di una tecnologia in fase di brevettazione europea, applicabile in un impianto industriale in tempi brevi. Ciò corrisponde al vero oppure no?

Ritengo  che questo sia un aspetto centrale, al pari della necessità di sapere se esistono, al momento, altre tecnologie o brevetti in Italia o in Europa. Ciò è infatti il presupposto di una eventuale gara europea per un futuro, che però non può restare indefinito, ma deve avere contenuti e tempi certi , vincolanti per ThyssenKrupp.

Deve essere chiaro a tutti che con la green economy, declinata nel concreto, si gioca una partita fondamentale per la competitività delle imprese e del sistema Italia nello scenario Europeo e mondiale. E’ infatti il fattore ambiente che, oggi come oggi, seleziona le imprese sul terreno della competitività.

Ci sono poi un florilegio di direttive europee in materia, che ribadiscono come in Italia si debba procedere speditamente verso scelte concrete, chiare e nette, che facciano del recupero e del riciclo dei rifiuti, scorie incluse, un potente fattore di sviluppo.

Credo, quindi che, evitando luoghi comuni e prese di posizione provinciali, sia giunto il momento che si apra, tra tutti i soggetti interessati, un dibattito pubblico fecondo, basato su informazioni di merito. Sarebbe pertanto auspicabile un’immediata iniziativa delle istituzioni nazionali e locali, nonché delle forze economiche e sociali.

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