Sono otto in tutto le persone indagate per la morte di Egidio Pennacchi, l’operaio 46enne precipitato il 24 febbraio del 2014 nelle gelide acque del Nera, mentre stava potando alcune piante nei pressi della passerella di via del Cassero. Il sostituto procuratore Elisabetta Massini ha formalmente concluso le indagini preliminari sull’accaduto.
UNA TARGA PER EGIDIO PENNACCHI
Omicidio colposo Sette le persone indagate per omicidio colposo: si tratta di soggetti collegati a vario titolo con le imprese che hanno acquistato, affittato e utilizzato il mezzo su cui l’uomo stava lavorando, il verificatore del mezzo, il manovratore della cesta aerea finita nel fiume e il legale rappresentante della ditta per cui l’uomo lavorava. Un’ottava persona, socio dell’impresa che aveva curato gli interventi di riparazione del mezzo, è indagata per ‘rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro’.
Violazioni Per l’accusa, l’utilizzo del mezzo sarebbe stato caratterizzato da tutta una serie di irregolarità , dalla formazione agli aspetti pratici, a partire dal malfunzionamento della valvola preposta a regolare la stabilità del complesso e che non è servita a bloccare l’elongazione del braccio meccanico oltre il limite previsto dal libretto di omologazione.
Le difese Ora gli indagati – difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Doriana Succhiarelli, Mauro Biscetti, Donatella Virili, Francesco Cicciola e Gianluca Salvini – hanno venti giorni di tempo per presentare memorie, produrre documenti ed essere sentiti direttamente dal magistrato titolare dell’indagine.