La ‘stella’ catalana resta. Corín Pascual è il primo rinnovo ufficializzato dalla Ternana Calcio Femminile: la neo società dell’amministratore unico Raffaele Basile riparte dalla 34enne ala-pivot di Sentmenat, assoluta protagonista della storica cavalcata scudetto nella stagione 2014-2015 e bloccata da un grave infortunio (a febbraio) nell’annata appena conclusa.
Sofferenza e reazione Sarà lei una delle leader del nuovo gruppo che, al 70% (tra i pochi rinnovi dovrebbero arrivare quelli di Neka, Bisognin e Bennardo) sarà rivoluzionato: «Una scelta importante – commenta la catalana – per me perché dopo l’infortunio sono rimasta male di non aver potuto giocare la Coppa Italia che era un mio piccolo sogno oltre che un obiettivo. Questo terzo anno sarà la dimostrazione di tante cose, voglio tornare in campo più forte di prima e potermi togliere tutte quelle soddisfazioni che non sono riuscita a togliermi l’anno passato, sia per me stessa che per questa città e questa società che mi ha rimesso in piedi di nuovo. Voglio ringraziare Damiano Basile e Raffaele Basile per la loro fiducia, mai scontata. È stato il mio primo infortunio serio, e questo mi ha fatto conoscere un lato di me stessa che non conoscevo. Tanti giorni mi dicevo – continua Pascual – che volevo smettere di giocare, ho sofferto tanto vedendo le mie compagne correre e lottare in campo, ho passato giornate in cui ho pensato di mollare tutto, lasciare o non andare neanche a tifare al Palazzetto. Però per fortuna non sono fatta così, non ho mollato mai, ho trovato sempre la forza per continuare, ho pianto, ho riso e poi finalmente pochi giorni fa sono ritornata in campo con una gioia immensa, ho provato una sensazione così bella che non pensavo di poter mai sentire di nuovo. Ora sono davvero felice».
Il progetto della Ternana Femminile parte da lei: «Credo che sia un progetto bello e grande. Diventare una società così organizzata in questo momento credo che sia una cosa fondamentale per tenere certi livelli così a lungo. Ancora più bello – chiude la numero 7 – poi è trovarsi all’interno di questo progetto perché dimostra quanto la società crede in ciò che fa».
