Futsal, via al nuovo corso della Ternana

Ecco la società di capitali Ternana Calcio Femminile: «Gestione del palasport, scuola calcio e spettacolo, ecco gli obiettivi». Shindler verso l’addio, spazio alla rivoluzione. ‘Vittoria’ su Blanco

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di S.F.

Un amministratore unico, Raffaele Basile, un direttore generale, il figlio Damiano, e tre soci – per ora – in società. Ed ecco la Ternana Calcio Femminile: questa la nuova denominazione del club rossoverde, che da associazione sportiva si trasforma in società di capitali a responsabilità limitata. Una nuova era, con un ‘repulisti’ tecnico – calcettiste e allenatore – in arrivo e una finalità: arrivati preparati e pronti al 2019, quando Terni dovrebbe – condizionale ineluttabile – avere a disposizione il palasport. Il target dell’operazione è quello.

I dirigenti della neo S.r.l.

I dirigenti della neo S.r.l.

Linea tracciata Trasformazione da perfezionare – mancano da chiudere dei dettagli di natura burocratica – ma idee chiare e concise: per ora il 70% delle quote sarà nelle mani di Raffaele Basile, il restante diviso tra Damiano Basile e il fratello dell’amministratore unico: «Perché questo passaggio? Semplice, siamo – esordisce l’ormai ex ds della vecchia Ternana Futsal – proiettati sul nuovo palasport. Un’azienda di capitali che riprende il cammino degli scorsi anni e questo grazie all’ambizioso progetto che stiamo portando avanti con l’amministrazione comunale: nel 2019 speriamo di aprire le porte del palasport ed è chiaro che ci presenteremo per occupare il posto della gestione – nella presentazione era stato specificato che spetterà al soggetto privato che realizzerà l’impianto – dell’intera struttura. Questa è una nuova per andare a terminare questo processo di evoluzione nel palazzetto che verrà».

I nuovi ingressi Tre dunque i soci della nuova realtà. Ma le porte sono tutt’altro che chiuse, anche in ambito dirigenziale: «Se qualcuno – le parole di Raffaele Basile – è interessato ad entrare siamo pronti ad accoglierlo». Mentre Damiano aggiunge che «siamo alla ricerca di un direttore sportivo per completare l’organigramma, mi sgraverebbe di molti compiti; purtroppo la persona che avevamo contattato per svolgere il ruolo ha rifiutato e stiamo valutando opzioni per colmare il buco».

Ludovica Coppari

Ludovica Coppari

Giovanili e calcio a 11 Altro punto fermo del nuovo sodalizio è la massima attenzione sul settore giovanile: «Questo atto è una sorta di passaggio – la metafora di Damiano Basile – alla maggiore età dopo quattro anni di ottimi risultati come associazione sportiva. E’ giunto il momento di sfruttare appieno il buon lavoro svolto sulla scuola calcio, sulle juniores e sulle allieve, oltre che a pensare a una nascita di una formazione a 11. Vogliamo un 50% di grandi nomi e un 50%, magari, di talenti da coltivare. Nell’anno scolastico in arrivo oltretutto ‘entreremo’ nelle scuole Marconi e Da Vinci con la nostra attività e ci sarà una collaborazione con il Coni grazie al professore Marco Toderi. Il prossimo biennio sarà di investimenti importanti ma oculati». Quindi Raffaele Basile si scatena su Ludovica Coppari: «Lei è fortissimi e viene fuori da sola, la paragono a Pietro Mennea: anche lui era dotato di per sé e questo gli ha consentito di trionfare. Ma non per tutti è così».

DAMIANO BASILE: IL NUOVO CORSO, LA GESTIONE DEL PALASPORTO, I DUBBI SU SHINDLER E IL RINNOVAMENTO IN ARRIVO, INTERVISTA

palasport presentazione64La grande motivazione e lo ‘scettro’ Tre anni e poi l’assalto’ alla gestione – sempre che per il 2019 sia fatto – del palasport. Lo schema di Raffaele Basile è tracciato: «La trasformazione serve più che altro in ottica palazzetto, chiaro che da normale associazione sportiva non si può gestire una struttura del genere. In generale – sottolinea sulla carica – il mio nuovo ruolo mi permetterà di vivere in manierà un po’ più distaccata la situazione, d’altronde di fatto ho fatto solo il contabile della società in questi anni. Lo ‘scettro’ passa a Damiano e la mia passione naturalmente resterà immutata: quello che sta arrivando sarà un percorso più efficace e rilevante per la città». Sui finanziamenti per il futuro palasport il neo amministratore unico – in riferimento alla Regione – aggiunge che «non c’è alcun problema, ci sono delle tempistiche inevitabili e la questione palaEvangelisti è totalmente diversa dalla nostra; in quel caso si tratta solo di una ‘ristrutturazione’ e non di una cosa da fare dall’inizio».

Ternana futsal femminileTifosi, abbonamenti e associazioni A febbraio l’annuncio sulla trasformazione e sul tifo 2.0, con la creazione dell’associazione ‘Tifosi Ferelle’. Risultato? Nulla di fatto in quest’ultimo caso: «Non abbiamo raggiunto – commenta in merito Damiano Basile – le tre liste e quindi abbiamo deciso di rinviare. Riproporremo la cosa nella prossima stagione perché crediamo nell’associazione. E dal prossimo campionato ci saranno di nuovo gli abbonamenti».

Soldi, budget e passi Volontà di vincere e tornare sul tetto d’Italia. Ma con una gestione attenta perché «tre società sulle ultime cinque che hanno vinto sono fallite e la Lazio C5, con il quale abbiamo giocato la finale scudetto 2015, ha già gettato la spugna. Non bisogna fare il passo più lungo della gamba, tutto qua. Una società vincente per essere tale deve fare un progetto legato sul territorio e questo è il nostro scopo.

Shindler, Fogliani e Basile

Shindler, Fogliani e Basile

Umiltà persa, Shindler ai saluti Nessuno dei due se l’è sentita di sbilanciarsi. Tuttavia parole pronunciate e ‘accuse’ di una certa sostanza fanno pensare a un prossimo divorzio tra la Ternana Calcio Femminile e Marco Shindler: «Devo essere onesto,  non siamo – inizia il direttore generale – contenti dell’ultimo anno e non possiamo non considerare l’avvio di Marco e il buon finale, però nemmeno dimenticarci i quattro mesi di non vittorie. La squadra ha perso umiltà e fame in quel periodo: o si fa un passo indietro oppure le strade si possono separare e procedere verso una rivoluzione». Che ci sarà, perché i rinnovi «saranno tre, forse quattro e uno lo annunceremo già nelle prossime ore». In odore di conferma Neka, Bisognin e Bennardo.

«A Terni si sta troppo bene» Tra un sorriso e l’altro Raffaele Basile è invece meno enigmatico: «In questi ambienti si deve rinnovare spesso per dare spettacolo e vincere, quello è il nostro obiettivo. A Terni si sta troppo bene, le calcettiste vengono coccolate in continuazione e poi si adagiano, è un normale meccanismo mentale. Fosse stato per me qualcuna l’avrei mandata via già dopo la vittoria dello scudetto».

Damiano Basile mostra la sentenza della procura del Coni

Damiano Basile mostra la sentenza della procura del Coni

‘Caso Blanco’, la vittoria e il campionato falsato I Basile intanto esultano – in attesa della restituzione della caparra sul contratto 2015-2016, 7 mila e 400, e la squalifica per il ‘caso Blanco’, sul quale la procura del Coni ha dato ragione alla società rossoverde: «Una vittoria nostra e di Terni – commenta Damiano Basile , ora attendiamo che si muova la giustizia sportiva per i provvedimenti del caso. Spero sia una punizione esemplare: gli striscioni che i nostri tifosi gli dedicarono nella gara di novembre si sono rivelati esatti: la procura del Coni scrive infatti che è stata deferita per la sottrazione della caparra e per dichiarazioni false. A questo punto mi chiedo se il campionato sia stato falsato e il perché del ritardo della giustizia sportiva. Voglio capire quanto danno ci sia stato fatto e chi ci rimborserà. Questa sentenza ha rimesso le cose al proprio posto».

Lo striscione di ‘bentornata’ per Gimena Blanco lo scorso novembre

Lo striscione di ‘bentornata’ per Gimena Blanco lo scorso novembre

Colpi verdeoro La 23enne Renata Adamatti (UniChapecó e Millennium i recenti club, protagonista al mondiale universitario 2014), pivot 23enne di Caxias do Sul 23enne e Tainã Franciele dos Santos, centrale 26enne di Cruz Alta 26enne – quattro gol contro il Sinnai nei playoff scudetto della stagione appena conclusa, uno al Kick Off con la maglia del Cagliari Futsal neo promossa in serie A élite, in passato esperienze al Burela in Spagna, al Bristol City in Inghilterra, al San Pietroburgo in Russia e al São Paulo-Santa Catarina in patria – potrebbero essere i primi colpi per l’annata 2016-2017: «Il paese principe del calcio a 5 è il Brasile, una scuola – nasconde le carte il direttore generale – calcettistica di qualità. Che è quello che ci preme per avere uno spettacolo importante e quindi vogliamo seguire questa linea: è la giusta strada da perseguire». E allora via alla rivoluzione con vista al 2019.

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