A fare le convocazioni è stato Francesco Auregli: «Alle 18 (l’ipotesi generale era che si volesse fare il punto sugli sviluppi dell’inchiesta ‘Acciaio sporco’, e così è stato; ndr) vi aspetta l’amministratore delegato Massimiliano Burelli». I segretari territoriali dei sindacati dei metalmeccanici hanno ricevuto la chiamata nella mattinata di venerdì e, all’ora prevista, erano quasi tutti lì.
Uilm assente Già , quasi, perché erano quattro su cinque. Mancava Nicola Pasini, il segretario della Uilm, il sindacato che – oltre ad aver denunciato l’azienda per comportamento antisindacale – ultimamente ha spesso segnato una netta linea di demarcazione tra il proprio atteggiamento e quello degli altri. In questa occasione, però, il segretario sceglie il low profile: «Sono fuori città – spiega Pasini – e non potevo proprio partecipare». Ma il fatto che a nessuno – azienda o altri sindacati – sia venuto in mente di rinviare il vertice la dice lunga: un po’ per tutti, ormai, la Uilm viene considerata fuori contesto.

Nessun verbale Burelli, comunque, non avrebbe fatto rivelazioni particolari: si sarebbe limitato a chiarire, ai quattro segretari presenti – Claudio Cipolla della Fiom, Riccardo Marcelli della Fim, Giovacchino Olimpieri della Fismic e Daniele Francescangeli della Ugl – che ‘Acciaio d’oro’ è, come peraltro appariva chiaro, un ulteriore sviluppo delle inchieste già portate avanti dalla magistratura ternana, iniziate sotto la gestione di Lucia Morselli, e che lui si è limitato ad assistere agli eventi, senza avervi preso parte. L’incontro viene definito ‘informale’: di fatto una riunione senza verbale finale.

Nessuna ricaduta Una cosa che Massimiliano Burelli avrebbe tenuto a precisare, nell’incontro di venerdì pomeriggio sarebbe comunque relativa alla mancanza di rischi di ricadute dell’inchiesta sull’attività dell’azienda: il lavoro che abbiamo iniziato, avrebbe spiegato, prosegue regolarmente secondo i programmi e il lavoro di magistratura e forze dell’ordine, nei confronti delle quali l’amministratore delegato avrebbe confermato l’apprezzamento, non avrà ripercussioni.
Gli sviluppi Non ci sarebbe stato, poi, alcun riferimento a possibili ulteriori sviluppi delle indagini, anche se a nessuno pare sfuggire il fatto che un’inchiesta – condotta con la meticolosità e il grande dispendio di mezzi, anche economici – come ‘Acciaio sporco’ difficilmente potrà concludersi solo con gli arresti ed i provvedimenti di personaggi che definire di secondo livello è il minimo.
Nuovi assunti Una novità , però, Burelli l’avrebbe annunciata: i quattro ‘classificatori’ arrestati dovranno essere sostituiti e allora ecco che alle 14 assunzioni ‘a termine’ annunciate nei giorni scorsi, potrebbero aggiungersene altre. Proprio per permettere di ‘rimpiazzare’ gli arrestati – ai quali lunedì potrebbe essere notificata la sospensione dal lavoro – con personale abbastanza qualificato per svolgere quella mansione e che, a sua volta, lascerebbe il posto ai nuovi.