È stato approvato dal Comune di Terni il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari che troverà attuazione nel triennio 2016-2018. Tra gli immobili di nuova alienazione o con modifiche rispetto all’originaria deliberazione di vendita, presenti nel piano, ‘spunta’ una vecchia conoscenza: la scuola elementare di Piediluco. Mentre l’ex Foresteria non rischia più di finire all’asta.
La scuola di Piediluco La prima volta, a novembre 2015, il Comune chiedeva 589 mila e 100 euro, ma non si era affacciato nessuno. Ora il prezzo è sceso, visto che stavolta ne servirebbero 500 mila e 735, per un edificio articolato su due piani, 700 metri quadrati di superficie e altri 970 di terreno; dichiarato di interesse culturale. Lo stabile, realizzato agli inizi del ‘900 dall’architetto Guazzaroni ed affrescato dal pittore reatino Calcagnadoro, è da anni al centro di polemiche: si era già ipotizzata la sua vendita, ma anche di ospitarvi la foresteria della Federazione canottaggio, un museo scientifico e didattico, uno spazio per mostre espositive o, tanto per non farsi mancare niente, una sede universitaria. Senza dimenticare che c’era stato chi aveva invece proposto di trasformarlo nella sede di una serie – delegazione comunale, vigili urbani, distretto sanitario, ambulatorio medico – di servizi pubblici.
Immobili di nuova alienazione Oltre alla scuola di Piediluco, tra gli immobili di nuova alienazione o con modifiche rispetto all’originaria deliberazione di vendita, il Comune ha inserito un’area – distributore di carburanti con attività economiche di servizio – sita in via Proietti Divi, del valore di 498 mila e 950 euro; un fabbricato in via delle Conce del valore di 137 mila euro e un’area sita in via delle Conce/via Cristoforo Colombo del valore di 10 mila euro.
Tra gli immobili non ancora alienati ci sono, invece, nove fabbricati (tra cui l’ex convento di Colle dell’Oro, una ex scuola in via Vanzetti e una in Zona Fiori, l’ex fabbricato della Croce Rossa, l’ex convento di San Pietro, un locale della ex scuola di San Tommaso) per un valore complessivo di 3.110.250 euro. Quattro terreni per un valore complessivo di 718 mila euro. Tre strade per un valore complessivo di 6 mila e 900 euro. Tre aree (in via Borzacchini, in viale Trieste ein via Tre Venezie) per un valore complessivo di 337 mila e 23 euro. Un locale commerciale in via Cavour del valore di 73 mila e 380 euro. L’ex casa del custode della sorgente ‘La Lupa’ del valore di 60 mila e 100 euro.
Immobili con gare deserte Sono otto i fabbricati (tra cui l’ex mattatoio, l’ex Croce Rossa, un’ex scuola elementare a Collestatte Piano e una a Poscargano, un’ex scuola dell’infanzia in via Trevi, l’ex Dicat) per un valore complessivo di 2.809.140 euro. Otto, invece, i terreni per un valore complessivo di 827 mila e 230 euro. Infine, 2 aree (in viale Prati e viale Trieste) per un valore complessivo di 270 mila euro.
Alienazione esclusa Nel Piano sono presenti, infine, sei immobili per i quali il Comune esclude l’alienazione già disposta. La scuola multimediale (uffici piano terra/sala convegni, teatri C e D) del valore di 2.749.200 euro e il Videocentro (uffici e teatri A e B) del valore di 11.380.000 euro, la cui alienazione era finalizzata al conferimento a società partecipata per patrimonializzazione, in conseguenza alla messa in liquidazione della società Usi, individuata idonea per la gestione del patrimonio immobiliare. Sei alloggi da completare in via San Nicandro del valore di 750 mila euro e un fabbricato nel complesso San Lucio del valore di 643 mila e 500 euro, assegnati in gestione ad Ater Umbria, previa ristrutturazione. Un’area in via Toscanini in quanto la trattativa in corso con il richiedente ha avuto esito negativo.
L’ex Foresteria Tra i sei immobili per i quali il Comune di Terni esclude l’alienazione, c’è anche l’ex Foresteria in via Cassian Bon, in quanto utilizzata come sede di uffici comunali e di attività associative in via definitiva. Un bene pignorato nel procedimento di esecuzione immobiliare ancora in corso.