Qualche settimana fa, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, circa 40 residenti del quartiere ‘Gabelletta’ di Terni, si sono riuniti in modo spontaneo «preoccupati per le possibili conseguenze che il terremoto avrebbe se interessasse la nostra area e la scuola primaria in cui i nostri figli trascorrono la giornata scolastica».
Il quartiere ‘Gabelletta’ Il gruppo di residenti si è confrontato anche sulle «problematiche del traffico, della carenza di parcheggi e sul fatto che si è ampliato un quartiere senza prima provvedere ai servizi e alla viabilità, come era stato promesso in precedenza e messo nero su bianco nel piano urbanistico del 2009», spiega il portavoce del comitato, Carlo Todini. «L’assemblea era maggiormente preoccupata per le condizioni della scuola, che risulta edificata negli anni venti, non è antisismica e, con il crescere del quartiere, è divenuta insufficiente alle esigenze della comunità». L’assemblea si era sciolta con l’idea di formare un comitato per risolvere il problema più urgente: la sicurezza e la formazione dei propri figli.
Sicurezza dei bambini In una seconda assemblea, il 3 ottobre scorso, si è costituito il comitato e si è deciso, come prima azione, racconta Todini, «di portare una petizione in Comune con ľintento di far assumere all’amministrazione le proprie responsabilità nei confronti di cittadini che da anni attendono una nuova scuola e sono stanchi delle vuote promesse politiche». Il comitato ha lo scopo di «tenere sotto controllo la situazione, informare i cittadini e sollecitare l’amministrazione comunale. Consci degli ultimi sviluppi politici riguardanti il predissesto e la preoccupante situazione economica, affermiamo che non si può risparmiare sulla sicurezza e sul benessere dei bambini. Faremo sentire la nostra voce nella zona nord/ovest di Terni. Noi non vogliamo essere il selvaggio west». In merito alla scuola di Gabelletta ci fu l’approvazione dell’atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale lo scorso 7 giugno: il consigliere Pd Francesco Filipponi, sull’attuazione, ha presentato un’interrogazione al sindaco Di Girolamo, all’assessore alla mobilità e trasporti, al presidente del consiglio comunale Mascio e alla segreteria comunale.
