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Home » Ternana: «Si riparte», ma c’è un deferimento

Ternana: «Si riparte», ma c’è un deferimento

di Simone Francioli
28 Ottobre 2016
in Calcio, Sport
Tempo di lettura: 6 minuti di lettura
Condividi su FacebookCondividi su X (Twitter)Invia su Whatsapp

di S.F.

Novara alle porte in casa Ternana. Una vigilia inedita per Benito Carbone, fresco di un rinnovo di contratto ‘particolare’ date le circostanze e il momento di classifica: Simone Longarini, prima del doppio turno interno casalingo, ha voluto ‘proteggere’ il tecnico calabrese dal contesto esterno e dal gruppo, perché – le parole del 45enne di Bagnara Calabra non smentiscono l’ipotesi – qualcosa, magari, non andava nel migliore dei modi. Dice bene l’ex Pro Sesto: «Basta parole, servono fatti e vittorie». A partire da sabato pomeriggio, quando al ‘Liberati’ si presenterà l’unica formazone del campionato ad aver sempre perso in trasferta. Chance ghiotta. Intanto c’è il deferimento – anche per l’ex amministratore unico, Francesco Zadotti – da parte del procuratore federale al Tfn per il caso legato all’acquisizione Domenico Danti nel 2012, in relazione ad alcune violazioni del codice di giustizia sportiva e del regolamento agenti di calciatori.

MATTEO CONTINI: «MORALE ALTO E TUTTI COL MISTER, IL GRUPPO UNITO», VIDEO

Benito Carbone a colloquio con Marino Defendi
Benito Carbone a colloquio con Marino Defendi

Ripartenza da zero Un prolugamento contrattuale che dà maggiori certezze a Benito Carbone. La parola esonero non esiste: «Hanno voluto dare – esordisce il tecnico calabrese – un segnale fortissimo e li ringrazio per la fiducia e la forza che mi ha fatto prendere nei confronti della situazione che stava accadendo. Ora sono concentrato solo sui risultati per ricambiare la società: in un certo senso ho resettato tutto e ho ricominciato da zero, come se fosse il primo giorno. Con entusiasmo e passione, l’ho moltiplicata per mille, giusto azzerare dopo la prestazione di Avellino». Nella lista dei convocati fuori Cason, Gava, Tascone, Di Livio, Coppola, Meccariello e Dugandžić.

BENITO CARBONE IN CONFERENZA, VIDEO

La sottolineatura Un messaggio chiaro quello di via Aleardi. Carbone specifica infatti che «forse tutti pensavate che potesse succedere qualcosa di diverso e invece la società ha scelto la tempistica giusta per il rinnovo, almeno si tranquilizzano giocatori, stampa e città: c’è realmente un progetto, al di là dei risultati altalenanti. Credo che la società abbia fatto una cosa che poche altre fanno, rinnovare un allenatore ultimo in classifica è un grande segnale per loro e soprattutto per me».

IL COMUNICATO FIGC: DEFERIMENTO PER RESPONSABILITA’ DIRETTA

Benito Carbone è stato ‘blindato’ dalla società
Benito Carbone è stato ‘blindato’ dalla società

L’idea di rilancio Un rinnovo che poggia le basi su un obiettivo comune, ovvero quello di «aver fatto – aggiunge Carbone – un progetto insieme e vogliamo portarlo fino al termine, dipende sempre dai risultati. Puntare sui giovani e rilanciare la società piano piano verso la possibilità di rigiocarsi il campionato ad alti livelli, diverso da quello fatto finora: un progetto che non si può pensare di fare in due, cinque o mesi. Ovviamente – specifica sul pericolo retrocessione  non pensiamo minimamente al fatto di non restare in questa categoria».

Parole a zero L’allenatore delle ‘Fere’ si è spesso mostrato ottimista e tranquillo, come ribadito in tutte – o quasi – le conferenze precedenti nonostante il posizionamento in classifica. Ora però quel senso di eterno ottimismo è da trasformare in qualcosa di concreto: «I ragazzi hanno preso la notizia in maniera positiva perché comunque quando non arrivano i risultati si è sempre in tensione. Si riparte con un grande entusiasmo e ora ci sono da vincere le prossime due gare casalinghe, contro il Novara non esiste altro risultato: con tre punti, considerata la classifica, si fa un balzo in avanti notevole. Tuttavia serve farlo e non più dirlo, per quello che abbiamo fatto la classifica attuale non ci compete».

Germoni al rientro dalla squalifica
Germoni al rientro dalla squalifica

Carbone insolito e la gestione del gruppo Mercoledì, contrariamente al suo usuale modo di porsi e di fare, il 45enne calabrese si era presentato con un atteggiamento passivo e ‘assopito’ durante la seduta. In silenzio – quasi per l’intero allenamento – e senza particolari richiami o consigli ai giocatori: «Ho detto loro quello che pensavo e stavo semplicemente – ha spiegato – guardando i ragazzi allenarsi e lo facevano bene, ora non vado bene nemmeno durante la seduta? Io devo essere coerente e leale sempre, altrimenti perdo il gruppo: devo fare il bene della società e finora ho concesso tanto a loro, ma da qui in avanti – l’avvertimento – sarò più ‘tirato’ e nel post partita di martedì ho generalizzato quando ho parlato di cambiare atteggiamento, non mi riferivo a qualcuno in particolare. Per quel che riguarda Falletti tutti si aspettano qualcosa in più da lui e lo attendiamo, così come abbiamo fatto con Avenatti: lui è insostituibile anche così, seppur sia meno determinante rispetto alle prime giornate. Da un momento all’altro ci può far vincere la partita. Il mancato utilizzo di Palombi ad Avellino? Ho preferito utilizzare altri».

Alberto Masi sostituirà lo squalificato Meccariello
Alberto Masi favorito per sostituire lo squalificato Meccariello

Il dovere e la reazione Carbone, sempre in riferimento all’atteggiamento in campo, pone l’accento sul fatto che «non siamo abbastanza ‘cattivi’ quando andiamo a saltare sui calci piazzati, è una di quelle cose da migliorare; la stanchezza in questo periodo è stata più mentale che fisicia, credo però che il momento d’affanno sia passato: c’è un po’ d’ansia nell’ambiente per far punti e sabato la reazione della squadra ci sarà. Dopo il rinnovo ho il dovere di andare oltre a quello fatto fino a questo momento».

Cambio di visione Appena sbarcato nel mondo rossoverde, Carbone aveva specificato che il ‘Taddei’ andava benissimo – il pensiero di Panucci era diverso – per svolgere gli allenamenti. Ora, però, si profila un possibile cambio di veduta: «Sto pensando di valutare altri campi, perché quantomeno gli ultimi due giorni di preparazione non andrebbero fatti sull’erba naturale: non a caso le partite migliori le abbiamo fatte su terreni sintetici. Utilizziamo poco il ‘Liberati’ per non rovinarlo, specie perché Gabriele – il giardiniere, ndr – ha fatto un ottimo lavoro. In estate era un disastro».

Roberto Boscaglia con Breda
Roberto Boscaglia con Breda

Nessun fenomeno Il tecnico rossoverde non si era preoccupato di Castaldo e Verde lunedì scorso, stesso ‘trattamento’ per l’avversario di turno: «Loro hanno – conclude sui piemontesi – molta densità a centrocampo e l’abbiamo preparata cercando di limitarli in tal senso. Giocatori che toglierei al Novara? Nessuno, perché ritengo che non ci siano fenomeni in giro in serie B, vale per tutti. Non mi interessa chi gioca dei loro, sono concentrato sulla Ternana e sull’atteggiamento da avere in campo». Per Boscaglia ventidue convocati: fuori Koch, Mantovani, Corazza e Beye. Azzurri, quantomeno in fase di realizzazione, con una marcia in più a centrocampo: cinque le realizzazioni in combinata tra Faragò de l’ex Viola, mentre per il trittico offensivo (4-3-1-2) Boscaglia può contare su Adorján, Sansone, Gălăbinov, Di Mariano e il classe ’98 Lukanović. Novara sempre battuto (4 su 4) dallo svantaggio iniziale.

Lo striscione
Lo striscione

I tifosi Infine – lo stesso ha fatto Contini giovedì – un segnale per la tifoseria: «Spero che capiscano il momento e dia un aiuto ai ragazzi, come hanno fatto in passato applaudendo sempre i ragazzi». Intanto, fuori dal cancello d’ingresso del ‘Liberati’, è apparso uno striscione: «Basta scuse! Rispettateci».

Il deferimento «Società Ternana Calcio S.p.A., a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4,comma 1, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati al Sig. Francesco Zadotti». Con questa frase, in un comunicato, la Figc ha deferito la società rossoverde in merito all’acquisizione nel 2012 di Domenico Danti. L’avvocato dell’ex amministratore unico delle ‘Fere’, Nicola Madia, dichiarò ad inizio anno in riferimento a quell’acquisto – finì sotto la lente della Guardia di finanza, ‘Operazione fuorigioco’ – che «gli viene contestata l’emissione fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Dico solo che è una cosa inesistente, non siamo nemmeno preoccupati: ci contestano solo l’importo dell’Iva – fattura del procuratore Alessandro Moggi in riferimento all’accordo per Domenico Danti, giunto in prestito dal Vicenza nella sessione invernale 2011-2012 – pari a mille e 200 euro, ma è proprio il fatto che non c’è». Qui invece si passato alla giustizia sportiva: oltre alla Ternana deferite anche Inter, Juventus, Napoli, Palermo, Chievo, Lazio, Genoa, Pescara, Catania, Cesena, Vicenza, Livorno, Portogruaro, Grosseto e Reggina, più altre 52 persone – molti i nomi di spicco – tra dirigenti, calciatori e agenti.

Francesco Zadotti
Francesco Zadotti

‘Conflitto di interessi’ Francesco Zadotti è stato infatti deferito per «la violazione dell’art. 1 bis comma 1 del vigente C.G.S. (art. 1 comma 1 del C.G.S. vigente all’epoca dei fatti in contestazione) in relazione a quanto previsto dagli artt. 16, comma 1, e 20, commi 2 e 9, del Regolamento Agenti di Calciatori in vigore dal 08/04/2010 al 31/03/2015, per essersi avvalso di fatto dell’opera
professionale dell’agente Alessandro Moggi in assenza di formale mandato conferito, mentre il medesimo agente assisteva, in forza di rituale mandato, anche il Sig. Domenico Danti nell’ambito della stipulazione del contratto di prestazione sportiva tra i citati calciatore e società del 03.01.2012, con ciò determinando una situazione di conflitto di interessi». Il passato torna a ‘mordere’ Simone Longarini.

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