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Home » Terni, mense a scuola: «Ecco la proposta»

Terni, mense a scuola: «Ecco la proposta»

di Simone Francioli
28 Novembre 2016
in Altre notizie, Attualità, Caso mense, In evidenza
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
Alfredo De Sio e Marco Cecconi

Alfredo De Sio e Marco Cecconi

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di S.F.

«Il nuovo bando non ha ‘liberato’ gli equivoci presenti in quello precedente, di fatto identico, e gli inquirenti, evidentemente, hanno trovato qualcosa che non va. E quindi mettiamo a disposizione una proposta vera, fatta di cibi sani e di cucine in ‘loco’ senza accenni a centri di cottura e ai chilometri, perché in città ci sono decine di cucine fatiscenti e abbandonate che possono essere ristrutturate e utilizzate in tal senso, valorizzando il patrimonio comunale». Refezione scolastica, a scendere in campo con un ‘approccio’ diverso rispetto a quello approvato dalla giunta – 9 novembre – è il consigliere comunale di FdI-An Marco Celestino Cecconi: «Modo di procedere grigio da parte dell’amministrazione, e non solo in questo caso. Da parte dell’amministrazione speriamo che ci sia un sussulto di dignità».

LE PROPOSTE DI FdI-AN

De Sio e Cecconi
De Sio e Cecconi

La ristrutturazione e il patrimonio comunale Uno dei punti chiave della proposta fa riferimenti ai centri di cottura – uno dei quali d’emergenza – per i pasti trasportati (424 mila e 80, dato indicativo) entro venti chilometri di distanza dal centro di Terni: «Ciò restringe la gamma delle imprese concorrenti alla sola All Foods. A parte questo – ha spiegato Cecconi – vorremmo che tutte le cucine comunali attualmente abbandonate o fatiscenti, vengano ristrutturate ed efficientate da parte dell’affidatario per usarle come ‘centri di cottura’. In tal modo le distanze del trasporto sarebbero ridotte e può essere coperto da mezzi a basso impatto ambientale, senza dimenticare che il patrimonio comunale sarebbe arricchito. L’adeguamento rappresenterebbe oltretutto un aspetto qualificante dell’offerta tecnica: riformulato così, sia la durata che l’importo a base d’asta sarebbero congrui. Chiediamo di garantire ai bambini del cibo più sano, rapido ed appetibile possibile». Ha partecipato alla presentazione anche il membro del coordinamento nazionale del partito, Alfredo De Sio.

IL BANDO 2017-2022 (RINNOVABILE AL 2024) DA OLTRE 20 MILIONI DI EURO

mensa scuolaEsclusioni, anomalie e condanne Il CoSec – presenti lunedì mattina due esponenti per ascoltare Cecconi – ha chiesto di recente l’esclusione degli indagati – Massimo Piacenti e Riccardo Fioriti, di All Foods – dal bando, mettedo in evidenza anche problematiche passate dell’azienda legate a situazioni extra umbre. Anche FdI-An sottolinea come «un altro punto qualificante della nostra proposta riguarda il profilo della legalità, perché occorre una più stringente verifica delle anomalie nelle offerte, come i ribassi eccessivi e l’ampliamento delle cause di esclusione previste nel bando. Sono discrezionalità che la legge riserva alle amministrazioni di gara e il Comune di Terni dovrebbe avvalersene per dare garanzie all’utenza. All Foods in passato è già incappata in alcune ‘disavventure’ ed è già stata condannata in altre città. Sulla questione c’è coincidenza con il CoSec: l’esclusione per queste ragioni dovrebbe esserci, senza doverla chiedere. Le sentenze sono documenti incontrovertibili». Il consigliere comunale di FdI-An ha ricordato che «alla nostra interrogazione del 26 settembre sulle anomalie del bando e sulle verifiche dei requisiti soggettivi dei dirigenti dell’azienda in questione, ci fu una risposta evasiva ed omissiva, rivelando l’assoluta indisponibilità della giunta».

MENSETabelle e riscossioni Si passa poi all’introduzione, nel capitolato d’appalto, di una «dettagliata tabella in riferimento alla provenienza dei cibi, delle opzioni a favore delle colture e acquacolture biologiche, dei prodotti derivanti da pesca sostenibile, dei prodotti tipici e tradizionali assistiti da certificazioni Dog/Igp. Al momento non c’è». Mirino puntato inoltre sulle riscossioni, perché Cecconi evidenzia che «nel bando la previsione è che al vincitore venga assegnato il ruolo di esattore delle rette e il controllato non può diventare il controllore: per noi le famiglie devono versare le quote direttamente al Comune e non al gestore del servizio».

Alcuni membri del nuovo coordinamento comunale di FdI-An
Alcuni membri del nuovo coordinamento comunale di FdI-An

La ‘pubblicità’ La delibera della giunta è arrivata il 9 novembre, a poco più di un mese dalla scadenza del bando in essere. Cecconi allora, in merito agli sviluppi e al cammino che potrà vivere la proposta avanzata, aggiunge che «speriamo sia recepita, anche perché non c’è stata adeguata ‘pubblicità’ del bando in vista della scelta: come fanno le aziende a verificare e ad analizzare il tutto in quindici giorni? Si deve dare il tempo a tutte le utenze interessate e ci auguriamo che venga data la possibilità di rientrare in gioco. C’è un grigio modo di procedere da parte dell’amministrazione e non solo per questo bando: per quanto ci riguarda crediamo che si possa migliorare la gestione delle mense scolastiche, recuperando un profilo di legalità e di trasparenza ad oggi offuscato».

Il nuovo coordinamento comunale Nella circostanza Cecconi e De Sio hanno presentato il nuovo coordinamento comunale di FdI-An: «Ci sono oltre 25 persone, di diverse fasce d’età: studenti, meno giovani, occupati e non. Un allargamento necessario – ha concluso il consigliere comunale – per dare una spinta al centrodestra, perché c’è bisogno di una svolta per Terni: i dati dicono che al momento le persone non vogliono rimanere in questa comunità ed è grave».

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