Terni, bando mense: «Escludete indagati»

Refezione scolastica, il CoSec sul bando: «Chi ha procedure in corso venga escluso, questione di trasparenza. Il sindaco tolga le deleghe all’assessore Piacenti D’Ubaldi»

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di S.F.

Un capitolato di concessione – quinquennale a partire dal 1° gennaio 2017, rinnovabile per ulteriori 24 mesi – da 20 milioni e 526 mila euro (valore indicativo), per una fornitura complessiva di 4 milioni, 303 mila e 580 pasti tra quelli cucinati in ‘loco’, trasportati, crudi e colazioni. Sono alcune tra le cifre chiave del nuovo bando per la refezione scolastica a Terni, che ha ricevuto l’ok dalla giunta comunale lo scorso 9 novembre: il CoSec, in battaglia con l’amministrazione sul tema da quasi un anno, torna a farsi sentire sugli sviluppi dell’Operazione Spada’ messa in atto da polizia di Stato e Guardia di finanza giovedì. Una richiesta spicca su tutte: «Chi ha procedure giudiziarie in corso deve essere escluso, è una questione di trasparenza». Vale a dire che, in sostanza, per il CoSec la gestione non deve finire (perché questo è il loro sospetto) nelle mani di All Foods.

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE 2017-2022 (RINNOVABILE AL 2024) PER OLTRE 20 MILIONI

cosec-menseDubbi e conferme Il contratto d’appalto vigente scadrà il 15 dicembre e giocoforza la scelta sarà a stretto giro: nuovo affidamento entro il 1° gennaio. Rodolfo Graziani, tra i più attivi del comitato durante la ‘querelle’ scoppiata lo scorso dicembre, spiega che l‘Operazione Spada’ «non ha fatto altro che confermare quei dubbi che avevamo manifestato sin dall’inizio in riferimento alla refezione e alla mancanza di trasparenza dell’amministrazione; il 4 febbraio il CoSec aveva chiesto tutta la documentazione contabile del servizio, senza riceverla».

DEBITI E MENSE

Piacenti nel mirino e gli step Il comitato già pensa ad eventuali step futuri in caso di una certa evoluzione dell’indagine in corso: «Se ci saranno rinvii a giudizio ci costituiremo come parte civile». Nei pensieri del CoSec non poteva mancare l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, da sempre in contrasto con loro: «Il sindaco Di Girolamo deve ritirargli le deleghe, i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Questa città merita trasparenza e sarebbe il minimo da fare. Magari Piacenti D’Ubaldi si può anche dimettere». Speranza CoSec – non il primo ‘appello’ per farlo cadere – destinata a rimanere tale.

D'Ubaldi, Virili e Farinelli

D’Ubaldi, Virili e Farinelli

La richiesta di esclusione Tra i 16 indagati ci sono anche Massimo Piacenti e Riccardo Fioriti, rispettivamente amministratore delegato e dirigente di All Foods. Il CoSec non cita mai il nome nello specifico, ma fa un discorso chiaro: «Un’azienda che è coinvolta in un procedimento in corso, o ne ha avuti in passato, deve essere esclusa dal bando. E non è una strumentalizzazione, perché questo lo avevamo detto già prima dell’estate: ci pare un discorso logico. È una proposta di miglioramento che chiederemo di integrare».

cosec-mense3333Garanzie maggiori e regolamento E non è l’unica: «Nel bando c’è una clausola sociale a tutela dei lavoratori, mentre manca quella per i minori. Chiediamo maggiori garanzie per loro, perché dare in concessione anche il servizio di recupero rette è un rischio». Si passa poi all’istituzione – uno dei punti che il Comune mette in rilievo – di una Commissione mensa cittadina che crei un raccordo tra le singole commissioni delle singole scuole, palazzo Spada, l’Usl e il futuro gestore: «Serve un regolamento serio, che esca in allegato al bando. Non stiamo giocando su questo tema: occorre controllare bene eventuali incompatibilità, perché è evidente che chi lavora in Comune non potrà farne parte. Si devono evitare tutti i possibili conflitti d’interessi».

I genitori della ‘Carducci’ in I° commissione

I genitori della ‘Carducci’ in I° commissione

L’iniziativa e le schede Martedì sera intanto il CoSec, per parlare della questione sicurezza legata sia alla refezione scolastica che all’edilizia in seguito alla scia di terremoti tra il 26 e il 30 ottobre, ha organizzato un incontro dove si farà il punto della situazione: «Un primo risultato – spiega un genitore, mamma di uno studente della ‘Carducci’ – è stato raggiunto, perché il Comune ha messo a disposizione le schede di vulnerabilità sismica dopo due sedute specifiche in I° commissione». Programma inoltre un’altra iniziativa per il 3 dicembre, che coinvolerà anche il comitato mense di Perugia: «L’obiettivo – ha specificato un altro rappresentante del CoSec – è dare un respiro regionale a una problematica che, nell’ultimo anno, ha riguardato anche il territorio perugini». Scuole e mense, la partita va avanti.

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