La corte d’appello di Perugia ha confermato la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione emessa nel settembre del 2015 – giudice monocratico Rossana Taverna – nei confronti di un ternano di 46 anni, accusato di atti persecutori, minacce e sequestro di persona ai danni dell’ex compagna, ternana di 35 anni, parte civile attraverso l’avvocato Massimo Oreste Finotto.
I fatti L’uomo era stato condannato sulla base dell’accusa di aver tormentato la giovane, fra il 2009 e il 2010, con oltre 2 mila sms, appostamenti, telefonate ma anche minacce e il tentativo di ‘sequestrarla’ all’interno della propria abitazione. Alla base dei comportamenti, il fatto che non riuscisse ad accettare la fine della relazione. Così una volta era arrivato al punto di convincere la donna a raggiungerlo a casa, con una scusa, salvo poi chiuderla lì, senza la possibilità di uscire e sotto la minaccia di una pistola.
La decisione La corte d’appello, accanto alla pena, ha confermato anche la provvisionale di 10 mila euro che l’uomo dovrà liquidare all’ex compagna, oltre al risarcimento che verrà stabilito in sede civile. Il 46enne dovrà pagare anche le spese dell’appello sostenute dalla parte civile.